Presso Piazza Italia del CSO al Fruit Logistica di Berlino (7 febbraio 2024), il ministro Francesco Lollobrigida si è fermato per un confronto con gli espositori. Massimo Scozzoli, imprenditore agricolo di Forlì e noto per la sua 'fedeltà' alle assicurazioni contro le calamità, ha posto una domanda semplice al ministro. "Sulla gestione del rischio, i fondi sono sufficienti? Quando arriveranno i soldi stanziati? Agricat, questa meravigliosa sconosciuta... nessuno sa come funziona... Che mi dice?"
Il video dello scambio di battute fra l'agricoltore e il ministro
"Il ministro - dice Scozzoli - ha esordito dichiarando il fallimento del sistema assicurativo italiano, cosa secondo me assolutamente giusta, ma per colpa sia della politica che dei sindacati. La politica ne ha colpa perché è sempre corsa dietro al consenso e ha sempre ristorato tutti gli agricoltori, in deroga alla legge. I sindacati, sempre in barba a quella legge, anziché istruire e guidare i propri associati a implementare la base assicurata chiedendo loro di tutelare il proprio reddito tramite la legge 102 del 2004, ad ogni minima calamità naturale la prima cosa che facevano era far presentare delle richieste di aiuto/intervento agli organi preposti per poi eventualmente dare ristori, il tutto, ovviamente, dietro il pagamento di decine e decine, quando non centinaia di euro per queste domande".
Alle domande dell'imprenditore il ministro è stato piuttosto evasivo, o meglio, "non ha fatto altro che rispondere rigirando i quesiti posti, e francamente non mi pare sia l'atteggiamento giusto da tenere nei confronti di tutti gli attori che compongono la filiera agricola. Dalla risposta mi sono sentito deluso e mi è dispiaciuto non poter controbattere in quella sede alle sue parole. Mi è dispiaciuto ancora di più che le domande siano venute dalla bocca di un imprenditore agricolo e non dalla bocca di chi dice di rappresentarne diverse centinaia di migliaia e, pur essendo al suo fianco, non ha battuto ciglio e soprattutto non ha posto quelle stesse domande".
"E' vero anche - dice Scozzoli, con riferimenti neppure troppo velati - che è complicato rappresentare centinaia di migliaia di imprenditori agricoli medio-piccoli, essendo poi anche titolari di una delle più grosse aziende agricole italiane, se non la più grande. Quindi signor ministro, tramite FreshPlaza in questo caso, gradirei che la risposta ai quesiti venisse data prima a tutti gli agricoltori italiani, e non dopo. Le ho chiesto semplicemente quando pensate di iniziare a liquidare quella quota parte che spetta al Governo del costo premio di una polizza assicurativa multirischio".
"Le ho poi chiesto di spiegarci la polizza Agricat e lei, con un bellissimo giro di parole, ha fatto un volo pindarico per rispondere poi esattamente con le parole del quesito cioè "Agricat questo sconosciuto, perché i tecnici del ministero stanno ancora cercando di capire come comportarsi".
Massimo Scozzoli
Scozzoli conclude: "Mi permetto anche di dare un consiglio a tutta quella coorte di persone presenti in Piazza Italia a Berlino: ascoltate soprattutto le istanze di chi lavora i campi ogni giorno, perché i fatti recenti dimostrano che potrebbe anche essere che chi si stringe ai campi sia pronto alla morte, ma chi si stringe a coorte lo è? Tanto le dovevo, anzi, tanto dovevo tutti gli agricoltori che hanno contratto polizze assicurative avendo la mera illusione di essere supportati e non 'suppostati' dalla politica e dalle associazioni di categoria".