Ha riunito decine di esperti del settore, tra vivaisti, tecnici e imprenditori, il convegno organizzato dall'O.P. Eco Farm lo scorso 30 novembre a Riesi, in provincia di Caltanissetta, dal titolo "Drupacee: innovazione varietale tra prospettive e criticità".
Il contribuito dei relatori ha permesso agli uditori presenti in sala di avere delle indicazioni produttive circa le varietà su cui conviene puntare prima della messa a dimora delle piante di drupacee, tenendo in considerazione gli aspetti commerciali, territoriali e climatici. Il focus è stato incentrato in particolar modo su albicocche e nettarine. L'importanza della programmazione diventa ancora maggiore in un contento in cui i consumi di ortofrutta diminuiscono e i cambiamenti climatici si intensificano.
Platea
Maurizio Fiorenza, direttore commerciale della ditta organizzatrice dell'incontro, ci spiega: "Spesso, quando un agricoltore è chiamato a scegliere la cultura o la varietà da impiantare, prende in considerazione, ad esempio, i feedback ricevuti dal confinante terriero, la facilità o meno di reperire gli innesti oppure l'ottimo andamento commerciale dell'annata precedente. Se per le nettarine vengono richieste varietà a precoce, media e tardiva maturazione, per le albicocche, invece, occorre meglio indirizzarsi su cultivar precoci, che vengano commercializzate a partire dalla fine di aprile".
Ad aprire i lavori pomeridiani è stato Rocco Patrì, il quale ha proposto un excursus circa le problematiche nel settore drupacee. Invece, Giuseppe Patrì, oltre a moderare l'evento, ha illustrato quanto le OP siano fondamentali per ottimizzare le programmazioni culturali. Cristiano Pisani ha poi illustrato alcune nuove varietà che si distinguono per gli ottimi risultati sia in termini di pezzatura sia di gusto. Infine, l'agronomo Calogero Insalaca ha proposto nuove tecniche di produzione, come potature meccaniche e sesti di impianto più contenuti.
"La scelta delle varietà - commenta ancora Maurizio Fiorenza - deve essere fatta analizzando diversi fattori, differenti per ogni produttore e divisibili in due tipologie: fattori interni e fattori esterni. Nei primi rientrano sicuramente le valutazioni sulla disponibilità irrigua, sulla gestione della manodopera e dei mezzi aziendali, sulla tipologia del terreno. Nei fattori esterni invece troviamo le analisi delle zone di approvvigionamento del mercato, l'individuazione delle carenze e della competitività degli altri areali e le ricerche sulle preferenze di acquisto dei consumatori. La scelta della varietà passa anche dai magazzini di riferimento, poiché ogni struttura ha un suo target di clienti. Le produzioni devono orientarsi alle esigenze dei consumatori. Oggi, le nettarine sono le drupacee più acquistate, con un consumo del 60-70%. Gli anziani sono i primi consumatori di pesche tradizionali, mentre i giovani prediligono maggiormente le nettarine, ricercando frutti colorati per il 75% e prevalentemente sub-acidi".
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