Coltivare frutta puntando a varietà del territorio, raccolte a maturazione completa e trasformarle poi in gelati. E' il percorso di Roberto Leoni, maestro gelataio che ha intrapreso anche la coltivazione di diretta della frutta che gli occorre, su alcuni ettari di proprietà a Cesena (Forlì-Cesena).
"Non è raro che agricoltori o agriturismi si mettano a produrre gelato per valorizzare la propria frutta - esordisce Leoni - o vendano la materia prima direttamente alle gelaterie. io invece ho seguito un percorso inverso: sono gelataio da 25 anni e solo da qualche anno ho avviato la produzione delle varietà che mi servono in gelateria".
Fra quelle più piantate vi sono la pesca Maria Bianca, il melone Moscatello, l'anguria del Deserto, il melone Kajari, il cocomero tipico di Bagnacavallo, il melograno locale. "La produzione si estende su oltre tre ettari - continua -Leoni - e quest'anno abbiamo dovuto fronteggiare anche l'alluvione. Non è stato facile, ma ci siamo rimboccati le maniche per ripartire subito".
Roberto Loeni con alcune delle varietà di propria produzione
Venendo alla trasformazione dell'ortofrutta, le varietà tipiche diventano poi gusti di gelato con il nome della medesima varietà. "Questo per creare un legame diretto e dire al consumatore che sta acquistando un gelato non solo artigianale, ma anche realizzato con le materie prime della stessa gelateria. Gelati, sorbetti e granite sono preparati in purezza, cioè esclusivamente con la varietà di frutta indicata. Una caratteristica di tutte queste tipologie di frutta è che a maturazione hanno un elevato °Brix, indispensabile per ottenere alta qualità".
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La produzione in eccesso rispetto all'uso in gelateria (ad esempio per pesche e melagrane) viene poi immessa nei normali canali di vendita del fresco. Il gelato realizzato con queste varietà è molto stagionale e la vendita dura per il breve lasso di tempo di disponibilità della frutta.
"Il prezzo del gelato con la frutta prodotto nella nostra azienda - conclude Leoni - è il medesimo di tutte le altre tipologie. La nostra soddisfazione è aver creato una filiera gestita in prima persona, coltivando varietà che altrimenti non avremmo potuto reperire da nessun'altra parte".