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Voce alla GDO con "Parole d'ortofrutta" di Giancarlo Amitrano

Tempo di ponti, ma non per l'ortofrutta

Eccoci a commentare la settimana cosiddetta dei "ponti" con le feste del 25 aprile e 1 maggio che, tra incastri vari, permettono a molti italiani qualche fuga fuoriporta. Ovviamente, l'eventuale svuotamento delle città riservava un'incognita sui consumi ma, a quanto pare, l'abbrivio preso dall'ortofrutta a ridosso della Pasqua continua a riservare numeri soddisfacenti e, in parte, imprevisti anche sulla settimana appena conclusa.

La proposta assortimentale presenta qualche cambio di stagione che porta sui banchi nuove referenze e al contempo relega a ruolo secondario talune altre, che cominciano a perdere di interesse.
Sicuramente notiamo un rallentamento sul comparto brassiche, un po' fisiologicamente per il calo produttivo ma anche per la voglia di nuovo da parte della clientela.

Buone performances ancora per le fragole, sostenute dalla disponibilità di volumi e da una qualità soddisfacente, aiutata da temperature non eccessive che facilitano la tenuta dei frutti.
Pure il segmento asparagi si è mosso con qualche picco di colli interessante con vari areali in buona resa produttiva e molte catene impegnate con attività promo o eventuali esposizioni privilegiate su eccellenze del territorio.

Inizio di campagna per i meloni siciliani con qualità e gusto soddisfacenti, brix medio-alto, prezzi normali senza eccessi. Ovviamente consumi ancora altalenanti, molto influenzati dal meteo pazzerello di aprile. Occorre dire che il consumo si era già in precedenza abbastanza avviato grazie a prodotto d'importazione, da Senegal o Honduras, soddisfacente.

In vendita anche i carciofi, esposti insieme con altri prodotti primaverili

Idem si può dire per le mini angurie che la Sicilia sta offrendo già da alcuni giorni, con listini accessibili e riscontri al taglio positivi. Anche in questo caso, l'import aveva fatto da apripista con un certo interesse dettato sicuramente dalla voglia di novità e supportato da un riscontro qualitativo interessante.

Più controverso il settore frutta a nocciolo, con la Spagna già in pista con varie referenze tra cui nettarine, pesche gialle, albicocche. Controverso per la difficoltà dei buyer a individuare il prodotto corretto da inserire in assortimento, salvaguardando in primis il riscontro del gusto e a seguire il portafoglio dei clienti, unitamente al timore di essere o troppo precoce o troppo tardivo nelle scelte effettuate.

Per l'area romana, il weekend del primo maggio ha visto come referenza regina delle esposizioni la fava che, gustata in accoppiata con il pecorino, incarna sia la gioia delle gite fuori porta sia la convivialità dei pasti tra risate e buon vino. Un consumo anomalo e di difficile programmazione che negli ultimi 3 giorni cresce del 1.000%, se non oltre, per poi ricadere nel generico, o quasi.

Ottima occasione per i mercati di sbizzarrirsi in esposizioni di co-marketing, pur con una nota di dispiacere per i prezzi impostati in vendita che mal interpretano lo sforzo produttivo e organizzativo alla base.

In ogni caso, se le premesse di primavera sono queste, il trend positivo del settore non potrà che essere confermato con le prossime imminenti disponibilità e apporti importanti di vendite derivanti da ciliegie, angurie, albicocche.

Mala tempora currunt, ma non per l'ortofrutta! E che la smentita rifugga da noi!

Giancarlo Amitrano
responsabile ufficio acquisti ortofrutta
catena Cedigros 

(Rubrica num. 12)