"Dopo una fase depressa nel mese di ottobre, per tutto il comparto esotico ed etnico si registrano consumi relativamente bassi per il periodo e prezzi più elevati. Prevedo che la situazione dovrebbe rimanere tale almeno fino alla fine di novembre. Un prodotto che però potrebbe distinguersi nelle prossime settimane è lo zenzero. Non c'è molta merce disponibile e quella di qualità è poca; i prezzi crescono all'origine. La Cina è a fine stagione e la qualità del prodotto non ha eccelso. I prezzi in acquisto in Brasile stanno, invece, aumentando notevolmente. Sta per iniziare anche la campagna del Perù".
Zenzero brasiliano (Foto fornita da Giorgio Donnarumma)
A riferirlo è Giorgio Donnarumma, sales manager della milanese Nuovafrutta, il quale spiega: "Nel caso dello zenzero peruviano bisogna fare una precisazione: è un prodotto più piccolo, molto buono e profumato, presente maggiormente nei supermercati e non nei mercati generali, perché la pelatura risulta più difficoltosa".
Mango Tommy Atkins del Brasile (Foto fornita da Giorgio Donnarumma)
Lime e mango: andamenti di mercato simili
"Prezzi molto alti in acquisto e in vendita, anche se gli esportatori vorrebbero che fossero più elevati. I consumi ridotti però non spingono la forbice delle quotazioni a livelli superiori. Un prezzo medio di vendita dei mango importati via mare si aggira su 8,50 euro a collo da 4 kg - continua Donnarumma - Se in questo momento si sbaglia a fissare le quotazioni, si rischia di perdere tanti soldi".
Mango Kent del Perù, importato per via aerea (Foto fornita da Giorgio Donnarumma)
Per quanto concerne le origini, è terminato il mango spagnolo ed è disponibile prodotto brasiliano, in arrivo per via marittima, con disponibilità di varietà quali Palmer e Tommy Atkins. "Sta per iniziare la campagna del mango peruviano importato via mare, mentre il prodotto per via aerea è appena arrivato. Quest'ultimo mostra prezzi vertiginosi, sia per via del fatto che siamo a inizio campagna e i volumi sono molto limitati, sia perché gli spazi aerei costano molto", spiega Donnarumma.
Lime brasiliani (Foto fornita da Giorgio Donnarumma)
"I lime provengono da Brasile e Messico. Quest'ultima origine risulta tendenzialmente più costosa. Di tanto in tanto si vede anche prodotto della Colombia, ma in questo caso la qualità non è delle migliori: nella maggior parte dei casi infatti è un lime che tende a ingiallire in maniera molto veloce. Inoltre, il prodotto colombiano non ha appeal sul mercato".
Papaya: lieve ribasso sul prezzo in origine
"Via via la carenza di prodotto registrata (cfr. FreshPlaza del 17/10/2022) sembra stia rientrando: al momento, si registrano quantitativi minimi di prodotto brasiliano, adeguati alle esigenze di mercato. I prezzi in origine cominciano a mostrare una lieve tendenza al ribasso".
Papaya del Brasile (Foto fornita da Giorgio Donnarumma)
Avocado
E' terminata la stagione dell'avocado Hass peruviano e siamo in attesa di passare ad altre origini. "L'avocado Hass peruviano, che dominava fino a una decina di giorni fa, con quotazioni di 10-11 euro, volge al termine. Ora si attendono i volumi della varietà Hass da Marocco, Israele, Spagna e Messico. E' previsto un aumento dei prezzi di almeno il 20% per quanto riguarda la varietà Hass, che però mostra quantitativi in calo".
Avocado Hass peruviano (Foto fornita da Giorgio Donnarumma)
"Questa situazione rimette in gioco gli avocado greenskin: Pinkerton dal Kenya, Zutano ed Ettinger da Israele, ad esempio. Paradossalmente, infatti, per mesi gli avocado greenskin sono costati più della varietà Hass, mentre ora pare siano tornati a essere più economici".