Di ritorno da "Taste", il salone del gusto organizzato a Firenze da Pitti Immagine dal 26 al 28 marzo, Laura Lupo, titolare dell'azienda siciliana di trasformati di pistacchio 'A Ricchigia commenta: "La percezione su questa fiera di nicchia è positiva, perché costituisce un evento importante per il nostro settore. E' una manifestazione di livello, con una partecipazione molto selezionata di aziende innovative, specializzate nella lavorazione di produzioni artigianali. E' stata tuttavia scarsa la presenza di operatori professionali stranieri - in particolare quelli provenienti dall’est Europa - a causa delle congiunture legate alla guerra in atto. In tal senso, abbiamo percepito un clima di estrema preoccupazione: la ripresa sarà dunque molto difficile, considerando sia il rincaro delle materie prime sia il calo del potere di acquisto delle famiglie italiane".
In foto: Laura Lupo
L'azienda di Laura è ubicata alle pendici dell'Etna, a Bronte, uno dei comuni più estesi della provincia di Catania, patria del rinomato Pistacchio Verde di Bronte DOP-a denominazione di origine protetta. Qui si produce la migliore qualità di Pistacchio presente sui mercati mondiali.
"Siamo produttori di Pistacchio di Bronte DOP da tre generazioni ed è proprio questo il valore aggiunto dei nostri trasformati: unire contemporaneamente le due anime di produttori e trasformatori di questo prezioso ingrediente. Tra i prodotti di punta, la crema spalmabile di pistacchio e il pesto di pistacchio, disponibili anche nella versione biologica, che abbiamo denominato BioBronte, il brand premium di 'A Ricchigia".
La crema mandorle e nocciole e quella di pistacchi, a elevato contenuto di materia prima, sono disponibili in vasetti di vetro da 150 grammi e possono essere utilizzate per farcire dolci e prodotti da ricorrenza (panettoni natalizi e colombe pasquali) ma sono perfette anche a colazione e merenda o per guarnire deliziose crostate o da spalmare sul pane.
"Con BioBronte, i nostri prodotti varcano i confini italiani, ampliando le quote di export. Cresce infatti la richiesta di produzioni biologiche da parte dei consumatori, che scelgono prodotti lavorati da attività che si impegnano nella tutela ambientale, coerentemente con il Manifesto del bio 2030. Nello specifico, sono tre i punti prioritari: un'agricoltura attiva per affrontare la sfida climatica, l'importanza dell'approccio agro-ecologico, rafforzare gli elementi di distintività del bio. Quindi sviluppo territoriale, innovazione, tracciabilità di filiera e l'adozione di un logo nazionale, che renda riconoscibile il made in Italy delle produzioni biologiche".
Il pistacchio richiede costi notevoli di produzione e lavorazione, anche perché, oltre a crescere tra le rocce laviche, viene raccolto ad anni alterni. La campagna 2021 registra circa il 30% di raccolto in meno rispetto al biennio precedente. Temperature elevate e siccità estiva hanno determinato frutti di piccolo calibro, con rese/ettaro ai minimi storici.
L'azienda 'A Ricchigia grazie al supporto della tecnologia, oltre che commercializzare il pistacchio come frutto a guscio, granella, farina, e pasta, produce un'ampia gamma di preparati culinari per il segmento degli specializzati e delicatessen. Trattandosi di un frutto di alto pregio, è molto apprezzato anche all'estero, in particolare: Germania, Svizzera, Inghilterra, Repubblica Ceca, Canada, Danimarca, Francia, Austria, Belgio, Giappone.
Per maggiori informazioni:
'A Ricchigia
Via Card. De Luca, 115
95034 Bronte (CT)
Tel.: 095 7723326
Email: [email protected]
Web: www.aricchigia.com