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Dominique Viel - Ferme des Arches

Quest'anno i calibri delle cipolle saranno più piccoli

Di recente, in Francia, otto dei principali operatori del mercato delle cipolle si sono riuniti per fare il punto sulla campagna in corso. "Insieme, questi operatori rappresentano circa il 50-60% del mercato francese, il che ci ha permesso di elaborare un rapporto affidabile sulla situazione complessiva nelle diverse aree geografiche del Paese", spiega Dominique Viel, direttore commerciale e marketing della Ferme des Arches.

Un inizio di campagna condizionato dal maltempo
Dopo una primavera secca e fredda, le piogge e i temporali tra la metà di maggio e l'inizio dell'estate hanno portato allo sviluppo di malattie fungine come la batteriosi, e persino la fusariosi, sui bulbi di cipolla piantati in inverno e in primavera. Quasi tutti i bacini di produzione della Borgogna-Beauce-Champagne-Ardenne ne sono stati colpiti, con poche eccezioni nella regione dello Champagne.

Alcune domande sulla capacità di conservazione dei primi lotti raccolti
Molti lotti precoci stoccati, che al momento della raccolta sembravano abbastanza sani, nel giro di pochi giorni sono stati colpiti da queste malattie. La maggior parte degli operatori francesi del settore delle cipolle gialle e rosse ha dovuto scartare tra il 30 e il 60% del prodotto, durante la selezione e prima del confezionamento, e alcuni lotti sono stati distrutti. Complessivamente, circa il 30% della prima parte del raccolto è stato scartato o distrutto. "C'è un po’ di preoccupazione per la conservazione, ma la situazione è tutt'altro che drammatica. Avremo una certa eterogeneità in termini di qualità, quantità e calibri, a seconda delle regioni, delle aziende e persino dei lotti".

Calibri più piccoli rispetto agli anni precedenti
Il contesto sanitario è migliorato; ora le prime varietà precoci sono in commercio. "La pressione sanitaria si è alleggerita, e questo ci consente di lavorare in condizioni migliori. La qualità dei lotti raccolti è decisamente migliore. Tuttavia, le rese perse sembrano essere da 10 a 15 ton per ettaro, che rappresentano un calo dal 12 al 18% del raccolto, con calibri più piccoli (da 40 a 60 mm)".

Nell'ambito delle vendite, i diversi operatori del mercato (fornitori, grossisti, specialisti, fabbriche) dovranno tenere conto di questi calibri più piccoli. "La maggior parte della produzione deve ancora essere raccolta, ma sappiamo già che il mercato di quest'anno sarà diverso rispetto agli anni precedenti. E' importante che gli operatori lo capiscano e mostrino una certa flessibilità sui calibri delle cipolle. A differenza dell'anno scorso, non ci saranno molti calibri grandi. Inoltre, il mercato spagnolo probabilmente quest'anno acquisterà molti volumi".

Le colture agroecologiche sono state quelle maggiormente colpite
Dopo tre anni di condizioni di crescita piuttosto secche e quindi, meno favorevoli allo sviluppo di malattie, il clima difficile di quest'anno ha aumentato la pressione sanitaria, limitato le possibilità di intervento e la loro efficacia.

"Va notato che anche le varietà di cipolle che normalmente sono resistenti alla peronospora, ne sono rimaste colpite. Anche se è prematuro trarre conclusioni, vi sono incertezze sul raggiungimento di calibri grandi e sulla conservazione a lungo termine delle cipolle. Queste osservazioni sono particolarmente evidenti nelle colture agroecologiche, rispetto a quelle convenzionali. Alcuni vedranno i loro volumi ridotti dal 40 al 60%. Un anno come questo ci rende davvero consapevoli del fatto che, nonostante i nostri impegni, la tecnologia e il know-how, Madre Natura impone sempre le sue regole".

La prima parte della stagione è stata segnata da qualche difficoltà, ma il successo della campagna si deciderà da ora. "Le prossime settimane ci aiuteranno a mettere a punto la situazione, visto che la maggior parte del raccolto deve ancora arrivare. Il 75% dei volumi di cipolla gialla e rossa viene raccolto tra la fine di agosto e l'inizio di ottobre. Un rapporto che uscirà tra un mese presenterà una valutazione più precisa degli aspetti quantitativi e qualitativi della campagna di commercializzazione 2021/22".

Per maggiori informazioni:
Dominique Viel
Ferme des Arches
+33 02 37 32 10 10

Data di pubblicazione: