Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Gusto deciso, quasi selvatico, e piu' amaro rispetto ai tradizionali

Saent: un nuovo asparago per gli amanti del sapore intenso

La varietà di asparago Saent, recentemente introdotta sul mercato dalla ditta sementiera Lamboseeds, sta trovando un suo spazio commerciale grazie alle caratteristiche organolettiche che la differenziano rispetto ad altre varietà di asparagi oggi presenti sul mercato. Questa selezione è dotata di una discreta precocità, ed è entrata in produzione in questi giorni, in un momento in cui la presenza di asparagi è ancora tutto sommato scarsa a causa di un andamento stagionale caratterizzato dalla mancanza di piogge, da ritorni di freddo, e da qualche gelata, fenomeni che stanno ritardando le produzioni sia al Nord sia al Sud Italia.

"Saent - spiega Sandro Colombi, direttore marketing di Lamboseeds - è un asparago adatto ai terreni dell'Italia settentrionale. Presenta un turione di calibro medio, con apici ben chiusi, di elevata resistenza alla sfioritura, di colore verde/rosso violaceo. E' un asparago che deriva da Asparagus officinalis x Asparagus amarus, ricco di antiossidanti".


Raccolta dei primi asparagi Saent dopo 12 mesi dall'impianto. La scarsa piovosità di questi mesi costringe i produttori a irrigazioni anticipate per favorire la fuoriuscita dei turioni

Molto resistente alle comuni patologie che colpiscono la specie, ha un periodo di raccolta piuttosto lungo, che può durare oltre i 60 giorni, da metà-fine marzo, a maggio-primi 15 giorni di giugno. E' un prodotto frutto della ricerca italiana, selezionato proprio per soddisfare gli amanti del sapore di asparago selvatico. I suoi turioni hanno un sapore deciso, più amarognolo rispetto agli asparagi tradizionali. "E' ormai qualche anno che stiamo osservando il comportamento vegetativo e produttivo di questa varietà - ci dice Luciano Trentini - Una delle sue caratteristiche è la rusticità e la vigoria della pianta, che deve essere trapiantata a una densità di circa 25.000 piante/zampe per ettaro".


Un recente impianto di Saent, dopo pochi mesi dal trapianto. Si noti il comportamento cespuglioso della pianta, derivante dall'incrocio con l'Asparagus amarus. Il sesto d'impianto è largo, per migliorare l'arieggiamento della pianta, che è piuttosto vigorosa

Se coltivato con sesti d'impianto piuttosto larghi, gode di un buon arieggiamento della vegetazione e si può coltivare anche senza interventi chimici contro le più comuni patologie fungine che colpiscono la specie. Generalmente, l'asparago è un ortaggio che deve essere raccolto con apici ben chiusi e consumato in tempi brevi, poiché tende a diventare fibroso. Saent é conveniente coltivarlo a fila singola poiché invecchiando, grazie proprio alla vigoria, tende ad allargarsi, rendendo più difficile la raccolta con le macchine agevolatrici".


Un esempio delle potenzialità produttive di Saent e della capacità di allargarsi con il passare degli anni

In casa, va conservato in frigorifero a 3-4 gradi C° posizionato in piedi in un contenitore in cui sono stati aggiunti un paio di cm di acqua, fino al momento del consumo. "L'asparago è un ortaggio davvero poco calorico - continua Colombi - Contiene una buona quantità di fibra, di vitamina C (in 100 grammi ce ne sono circa 20 mg), di Vitamina A (82 mcg) e modesti quantitativi di sali minerali, calcio, fosforo e potassio. Mangiando 100 grammi di asparagi si assume anche una buona quantità di acido folico, garantita dalla presenza dell'asparago selvatico. Dato il suo sapore deciso e amarognolo, è stato valutato attraverso panel test che ne hanno promosso a pieni voti la qualità e può essere consumato in zuppe, risotti, minestre, frittate e meglio ancora, se giovane, crudo in insalate".

La varietà si presta a essere trasformata

"Tenuto conto che l'asparago è forse il primo ortaggio che si commercializza nei mercati e nella GDO - spiega l'esperto Luciano Trentini - ed è disponibile solo per tre/quattro mesi all'anno, è un prodotto con una corta stagionalità che si consuma prevalentemente in primavera allo stato fresco. Alla luce di ciò abbiamo deciso, con il coinvolgimento di un partner locale, di allungare il suo periodo di commercializzazione affidandoci alla trasformazione, proponendo dei preparati a base di asparago Saent, quali creme o pesto. Nei prossimi giorni, infatti, quando la disponibilità di turioni sarà maggiore, affronteremo alcuni test di laboratorio per la trasformazione di questo asparago, con l'obiettivo di offrire al consumatore una gamma di prodotti sempre più ampia e interessante".

Per maggiori informazioni
Sandro Colombi 
Tel.: +39 331 5249901
Email: s.colombi@lamboseeds.com