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Dura presa di posizione del presidente degli agrotecnici Orlandi

"Il ministro attua un caporalato intellettuale"

La situazione dei liberi professionisti che stanno per essere estromessi da Agea (cfr. Freshplaza del 25/11/2020 e 20/05/2020) sta scatenando proteste a tutti i livelli. Roberto Orlandi, presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici e agrotecnici laureati, ha già ingaggiato una strenua battaglia. 

"I Centri di assistenza agricola - esordisce il presidente (in foto) - hanno firmato la convezione 2020-2021, ma con riserva. L'intenzione di Agea di estromettere dall'accesso al SIAN i liberi professionisti non dipendenti di un sindacato, rischia di mettere sulla strada oltre 2500 colleghi".

"Le sole a non protestare sono le associazioni agricole sindacali - incalza il presidente - in quanto si vedrebbero arrivare in eredità un 10% di fascicoli aziendali, pari al 18-20% del 'valore' totale. Ma io non giudico la volpe, che di mestiere deve andare nel pollaio a prendere le galline, condanno piuttosto il cane da guardia, cioè la politica, che avvalla questa ingiustizia".

Orlandi precisa che "il ministro dell'agricoltura, se appoggia questa situazione, attua un caporalato intellettuale. Ci vieta di lavorare, ci condanna a essere peggio dei poveri immigrati sfruttati dai caporali. Noi impugniamo la convenzione e aspettiamo Agea in tribunale".

"Ma spero che la politica - conclude il presidente - porti avanti le nostre istanze. Vi è già una larga maggioranza trasversale che ha capito la gravità della situazione e spero proprio che tale progetto penalizzante sia ritirato al più presto".