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Riflessioni nel settore del packaging

Perché confezionare con la carta e il cartone

Quali novità sono da attendersi, nel breve periodo, sul fronte del confezionamento? All'interrogativo risponde Enrico Montaguti di Bestack. "Di fatto, IV gamma e prodotto ready-to-eat probabilmente torneranno presto a performare bene sugli scaffali della GDO, per cui prendiamo ad esempio alcune case history recenti per ipotizzare i prossimi scenari in termini di packaging cartaceo".

Un paio di giorni fa, Montaguti ha scritto sul sito di Bestack: "La carta, come possibilità di confezionamento, è oggi una delle alternative più credibili agli occhi del consumatore e così abbiamo visto come si stia sperimentando e quali brevetti sono stati sviluppati per ampliare gli ambiti di applicazione di carta, cartoncino e cartone ondulato. Quindi domani anche l'umidità potrebbe fare meno paura agli imballaggi a base di carta. E allora? Se così è, siamo prossimi a vedere buste cartacee anche per l'insalata? Per quanto riguarda la IV gamma, sicuramente la texture della carta è ancora un punto critico: infatti il materiale non permette al cliente di vedere il prodotto che acquista. Non a caso, un noto player di IV gamma ha appena presentato nuove confezioni plastiche con tecnologia antifog per una trasparenza massima, capace di prevenire la condensa a scaffale".

Una riflessione riguarda l'uso del cartoncino. "Il cestino di cartone ha invece maggiore appeal rispetto alla confezione in PET per i prodotti in piccole quantità, essendo personalizzabile e dando valore aggiunto ai prodotti che contiene: la tendenza è comune a frutta e verdura. Queste confezioni si adattano particolarmente a proporre la frutta come sostituto di altri snack durante la giornata".

Si arriva infine alla fascetta. Pare infatti che all'estero la soluzione fascettata sia sempre più richiesta, in GDO. Oggi le politiche locali obbligano il consumatore a conferire i rifiuti in forma sempre più differenziata e il sovraimballaggio è un aspetto rilevante di una scelta sostenibile. La fascettatura permette inoltre, lungo la supply chain, di evitare etichettature e costi di packaging rilevanti, ma può definirsi davvero una forma di imballaggio? La domanda se la porrà il produttore o il consumatore? In ogni caso, per gli aderenti a Bestack, la domanda è semmai "come realizzarla in cartone"?.