AgroFresh, società leader nelle tecnologie post-raccolta per il condizionamento di mele, pere, susine e kiwi, annuncia che la sua tecnologia SmartFresh è ora disponibile in Italia per i meloni. SmartFresh offre benefici sul mantenimento della qualità e della vita commerciale del prodotto, protegge la qualità organolettica e la freschezza dei meloni durante la conservazione e il consumo.
Effetto di SmartFresh sulla durezza del melone
Il grafico soprastante mostra la durezza dei meloni di varietà Saphir durante la conservazione, rispetto ai meloni di Controllo (senza SmartFresh): durante le settimane di conservazione, si vede l'efficacia di SmartFresh nel mantenere la durezza fino a 26 giorni di frigo e anche durante successiva la shelf life.
Questi i vantaggi dell'uso di SmartFresh su melone: forte riduzione della produzione di etilene che permette di estendere la conservazione (Figura 4); effetto importante sul mantenimento del °Brix in conservazione e shelf life per la qualità organolettica (Figura 3); effetto sul colore della buccia e della polpa fino a 26 giorni di conservazione (vedi foto sotto) e riduzione degli scarti.
Effetto di SmartFresh sul mantenimento del colore della buccia e della polpa dopo 26 giorni di conservazione del melone di varietà Saphir (SF SmartFresh, C controllo).
L'applicazione di SmartFresh permette di mantenere elevato il grado zuccherino per oltre tre settimane di conservazione, favorendo la commercializzazione di frutti sempre dolci e buoni da mangiare. La polpa mantiene una colorazione brillante e fresca più a lungo.
Effetto di SmartFresh nel mantenere il grado zuccherino (°Brix)
L'inibizione della produzione dell'etilene (grafico sotto) porta un miglioramento significativo della conservabilità e shelf life dei frutti. SmartFresh permette di proteggere la freschezza dei frutti e di estendere il calendario commerciale per vendere sempre frutti di buona qualità.
Effetto di SmartFresh sull'inibizione della produzione di etilene
SmartFresh è registrato in Italia anche per le albicocche, le pesche e le nettarine mentre continua la sperimentazione per l'utilizzo su anguria.