Una due giorni (vedi articolo correlato) che ha visto al centro un modello intelligente di fare rete tra gli attori della filiera agrumicola siciliana. Promotore dell'iniziativa è stato il Distretto degli Agrumi di Sicilia che, con il sostegno non condizionato di The Cola-Cola Foundation, ha ripercorso assieme a un gruppo di giornalisti della stampa nazionale un cammino comune che dura cinque anni.
Un momento durante una visita aziendale del primo giorno, presso "La Badiula"
"Negli ultimi anni, la collaborazione con Coca-Cola ci ha dato la possibilità di sviluppare diversi progetti finalizzati a valorizzare e far crescere la filiera agrumicola siciliana e il suo territorio produttivo", ha dichiarato Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia.
Federica Argentati, presidente Distretto agrumi di Sicilia
"The Coca Cola Foundation è il braccio filantropico del nostro brand nel mondo – ha detto Cristina Camilli, responsabile relazioni istituzionali – ed è una società completamente separata da The Coca-Cola Company, occupandosi appunto di sostenere le comunità nelle quali Coca-Cola opera. Il nostro compito è quello di reinvestire l'1% dei ricavi di Coca-Cola nel mondo, ogni anno, a favore di diversi ambiti".
"Il primo progetto comune - ha continuato - vede il riciclo in chiave energetica degli scarti degli agrumi, con la valorizzazione del pastazzo (materiale di scarto che si ottiene dopo la spremitura); il secondo progetto, Social Farming, invece offre percorsi formativi a soggetti svantaggiati; quest'anno giungerà alla seconda edizione. Altro progetto è Non Conventional Water Resources che promuove l'irrigazione di precisione attraverso l'installazione di tecnologie ICT; e, infine, il più recente A.C.Q.U.A - Agrumicoltura Consapevole della Qualità e Uso dell'Acqua che, sviluppato nel 2019, prevede una mappatura dello stress idrico degli agrumeti mediante l'impiego di droni, oltre alla realizzazione di un impianto pilota di irrigazione sostenibile".
Carmelo Asero, l'agronomo che ha illustrato il progetto A.C.Q.U.A
"Il progetto A.C.Q.U.A - ha proseguito Camilli – rappresenta un grossissimo vantaggio per le aziende, perché si pone l'obiettivo di mappare il quadro dell'irrigazione della Regione. In particolare, tende a conoscere meglio lo stress idrico cui le piante sono sottoposte. Sono state coinvolte circa un centinaio di aziende per capire esattamente quale sia la capacità di recupero idrico da parte delle piante e quali possano essere gli interventi da mettere in pista per risolvere eventuali problemi".
Davd Peres (DICAR UniCT) è l'ingegnere che si è occupato delle rilevazioni con l'ausilio di droni, dotati di telecamere multispettrali
In cinque anni, dunque, The Coca-Cola Foundation - anche in collaborazione con il Distretto Agrumi di Sicilia, l'Università di Catania e l'Alta Scuola Arces - ha impegnato oltre 1,3 milioni di euro che sono stati destinati a sostenere progetti dedicati a dare nuovo impulso all'agrumicoltura (vedi articolo correlato).