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Si conclude la campagna della ciliegia Ferrovia: un'annata anomala e difficilmente gestibile

"Sono ufficialmente terminate le operazioni di raccolta delle ciliegie Ferrovia. E' stata una campagna anomala, che ha fatto perdere i ritmi di distribuzione. Il rapporto produzione–vendita–consumi non è stato del tutto regolare". A riferirlo a FreshPlaza è Ignazio Tateo, produttore ed esportatore di ciliegie di Turi, il quale aggiunge: "La varietà Ferrovia, già partita con poco meno di una settimana di ritardo per le condizioni climatiche sfavorevoli, pensavamo diventasse un'opportunità di ripresa per diversi agricoltori colpiti dalle violente grandinate che hanno compromesso una buona parte del raccolto delle varietà precoci".

"L'intera campagna cerasicola 2019 è invece stata negativamente segnata da condizioni climatiche estreme, che ci hanno fatto perdere quote di mercato. I supermercati si sono ritrovati in difficoltà sulle forniture. Tutti attendevano le ciliegie pugliesi, ma nessun produttore poteva commercializzarle, perché non ancora giunte a maturazione".

"Grandine, piogge abbondanti e frequenti e sbalzi termici hanno caratterizzato quest'annata. Nel momento in cui si doveva iniziare con la Ferrovia, una massa di aria fresca ha fatto irruzione sulle nostre zone, ritardando così la maturazione della varietà. Successivamente, pochi giorni più tardi, l'estate ha fatto il suo ingresso con temperature molte alte, passando da un estremo all'altro. Si è dovuta gestire una situazione complicata: l'eccesso di aria fresca che ritardava la maturazione del prodotto, seguito dal caldo intenso che lo ha fatto maturare in poco tempo, registrando così un surplus di ciliegie Ferrovia da dover necessariamente commercializzare in fretta".

"Il troppo caldo ha giocato negativamente anche sulla qualità, facendo crescere così un prodotto con calibro medio, situazione non proprio ideale per la varietà Ferrovia che si è sempre contraddistinta per la sua qualità e i suoi 28/30mm di calibro. I produttori con piante giovani o pochi frutti sugli alberi hanno sicuramente ottenuto un calibro più grosso, il che ha consentito di spuntare prezzi di vendita maggiorati di un euro".

"In definitiva, è stata una campagna difficile, poco gestibile, caratterizzata da molteplici incognite. Un'annata con pochissimi tornaconti, nonostante i quantitativi della Ferrovia fossero simili rispetto alla precedente campagna".