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Finocchio Fenny: da territori vocati, tracciabile e bacteria free

Dal campo alla tavola, attraverso la trasparenza, si può servire qualità: imponendo autodisciplina e rispetto dell'ambiente a chi produce, trasforma e commercializza il prodotto; adottando un sistema di codifica interno e un opportuno sistema di tracciabilità; garantendo, attraverso moderni sistemi di comunicazione, la rintracciabilità del prodotto al consumatore. Tutto questo è il finocchio Fenny.



"Prima di porre a dimora le piantine, verifichiamo l'idoneità alla coltivazione della zona interessata, sia in termini di qualità del terreno sia per caratteristiche climatiche, processo che oltre a garantire il successo economico eviterà forzature e inutili interventi colturali - dichiara a FreshPlaza Luigi Maiorano, responsabile della Fenny Srl di San Marzano sul Sarno (SA), specializzata in ortaggi, primo fra tutti il finocchio - Relativamente ai parametri climatici, occorre evitare di effettuare semine con temperature elevate e con fotoperiodo lungo in quanto predispongono la pianta alla prefioritura e alla produzione di grumoli scadenti".

Le aree che meglio si prestano alla coltivazione del finocchio sono quelle meridionali; nello specifico, per coprire quasi l'intero arco dell'anno i piani colturali della Fenny prevedono diversi impianti distribuiti in varie regioni: Puglia da novembre a gennaio; Campania da gennaio a marzo; Calabria da febbraio ad aprile; Alta Puglia e Basso Molise nei mesi di maggio e giugno; Avezzano da giugno a ottobre.

Altro elemento discriminante è la scelta varietale: Leonardo, Tiziano e Masaccio per la Puglia; Tiziano e Spartaco per la Campania; Tiziano per la Calabria; Aurelio, Spartaco e Caravaggio per l'Alta Puglia e il Basso Molise; Preludio, Solaris, Masu, Orion, Venus, Orbit, Leonardo per Avezzano.



"Individuate le aree adatte alla coltivazione di Fenny, si procede alla produzione secondo rigidi piani colturali - spiega Maiorano - In generale si prediligono terreni sui quali da almeno tre anni non è stato coltivato il finocchio e sui quali erano presenti graminacee. I terreni devono essere lavorati in modo tale da favorire lo sgrondo naturale delle acque meteoriche, quindi con una baulatura tale da non permettere la formazione di ristagni idrici che potrebbe incidere negativamente sulla coltivazione. Effettuata l'aratura, a circa 60 cm di profondità, si procede a una concimazione di base in virtù delle esigenze colturali nonché della dotazione naturale del terreno precedentemente valutata dai tecnici sulla base delle analisi del suolo effettuate presso laboratori accreditati".

Per il trapianto si utilizza una macchina trapiantatrice meccanica con sesti di impianto tali da garantire la presenza di circa 65.000 pezzi ad ettaro mentre l'irrigazione è assicurata tramite l'impiego di un sistema di irrigazione di micro-portata con l'intento di assicurare alle piante la quantità necessaria d'acqua, evitando gli eccessi idrici e quindi gli sprechi.

La raccolta viene effettuata a mano con operai ingaggiati tramite una ditta specializzata, al fine di tutelare il prodotto anche in questa fase critica. La raccolta si svolge durante le ore notturne, fino alle prime luci dell'alba, al fine di favorire la shelf-life del prodotto. Per evitare danneggiamenti e soprattutto garantire una buona areazione, i finocchi vengono immessi in cassoni, caricati su camion e trasportati presso il magazzino aziendale.



Complessivamente la produzione di Fenny si attesta su circa 300 ha di suolo ed interessa circa 100 aziende agricole. Una volta in magazzino il finocchio Fenny viene manipolato secondo diversi step, prima di raggiungere il distributore finale:
1. appena entra in magazzino, il prodotto viene abbattuto in cella a una temperatura di 5°C per 12 ore;
2. trascorse le 12 ore, il prodotto è pronto per essere manipolato, pertanto viene immesso sulla linea di lavorazione sulla quale si continua ad assicurare la catena del freddo;
3. allo scopo di eliminare tutte le parti impure e/o non commestibili, si effettua una operazione di mondatura. A valle della mondatura i finocchi vengono immessi sulla linea di lavorazione, in modo tale da assicurare il lavaggio di ogni singolo pezzo;
4. i finocchi vengono immessi in una soluzione acquosa, costantemente monitorata, ad una temperatura di 5 °C contente ozono e acido citrico per mantenere il pH in un range compreso tra 4 e 4,5 e impedirne l'ossidazione;
5. il prodotto passa su un nastro trasportatore, dove viene ancora inumidito con acqua contente ozono e acido citrico;
6. il singolo finocchio prosegue la sua corsa fino all'impianto di calibratura, dove avviene la misurazione merceologica tramite un calibratore laser.



A questo punto, ogni Fenny viene etichettato e imballato in virtù del calibro. Sull'etichetta è presente un codice QR attraverso il quale (grazie a un'apposita app su smartphone o tablet) il consumatore può procedere in tempo reale alla sua rintracciabilità. Attraverso il sito internet, appositamente creato, il consumatore può avere informazioni specifiche circa il prodotto acquistato (provenienza, requisiti nutrizionali, ricette e tanto altro). Prima del carico e quindi della partenza, il finocchio Fenny viene stoccato a temperatura controllata.

L'innovazione a supporto della qualità
"Negli ultimi anni, instaurando rapporti di collaborazione con un'azienda di automazione - spiega Maiorano - abbiamo messo a punto un prototipo di una nuova linea di lavorazione di Fenny che, attraverso un sistema di lavaggio innovativo, permette di migliorare la qualità del prodotto, riuscendo ad avere una shelf life più lunga di alcuni giorni rispetto a un prodotto convenzionale".



Questo tipo di sistema innovativo permette di effettuare il lavaggio del singolo finocchio sempre con acqua pulita, evitando il passaggio di batteri attraverso l'acqua presente nelle vasche di lavaggio dei sistemi tradizionali e rendendo così Fenny un prodotto bacteria free.

Una particolare attenzione viene rivolta al packaging, proponendo tre tipologie di confezioni adatte a soddisfare sia le esigenze della GDO sia del commercio al dettaglio: padella in plastica nera; padella in plastica verde; cartone con film termoretraibile.

Gli altri prodotti che si sono aggiunti al finocchio nel corso degli anni:

-cipollotto nocerino Dop a trecce
-cipollotto nocerino Dop a fette in vaschette da 100 gr
-cipolla rossa di Tropea Igp a fette in vaschette da 100 gr
-cipolla ramata di Montoro biologica a fette in vaschette da 100 gr
-aglio italiano a spicchi pulito e scamiciato in confezione da 100 gr





L'azienda
La Fenny srl nasce nel 2014 dalla volontà dei soci fondatori (aventi esperienza trentennale) e dai soci più giovani (che danno molta importanza alle nuove esigenze dei consumatori riguardo a trasparenza in ogni fase del ciclo produttivo e ricerca di standard qualitativi sempre più elevati). Servendosi di mezzi aziendali e/o di società di trasporto abituali e qualificate, il prodotto viene trasferito presso lo stabilimento di Pagani (SA), dove viene condizionata e imballata e quindi pallettizzata e caricata su mezzi idonei idonei al trasporto di prodotti alimentari per la consegna.

La Fenny dispone con titolo di piena proprietà una superficie di 5000 mq su cui si trova uno stabilimento di nuova costruzione da 1800 mq con 2 celle frigorifere in cui viene stoccata la merce appena arrivata dal campo di raccolta e di altre 2 in cui sosta la merce imballata e condizionata pronta per la spedizione verso i clienti. Attualmente, nelle diverse fasi di produzione, lavorazione e commercializzazione, l'azienda impegna circa 110 dipendenti; la manodopera, opportunamente qualificata, permette di garantire gli standard di qualità prefissati.

Contatti:
Luigi Maiorano
Cell.: +39 339 8694707
Fenny Srl
via Piave, 35
San Marzano sul Sarno (SA)
Tel.: +39 081 5189367
Fax: +39 081 5187066
Email: info@fenny.it
Web: www.fenny.it