L'Italia si colloca al secondo posto quale fornitore di frutta in Germania, a larga distanza dalla Spagna, prima in classifica. Per gli ortaggi, siamo i terzi fornitori dopo Spagna e Olanda. Secondo quanto riportato dal Paolo Bruni, presidente CSO nell'ambito della stessa analisi, l'80% delle nostre esportazioni in Germania è rappresentato da uva, mele, pesche e nettarine, kiwi.
L'inaugurazione dello stand collettivo ITALY è stata un'occasione di scambio e confronto tra i vertici del sistema produttivo italiano, alla presenza delle autorità diplomatiche in Germania e dell'ICE. Da sinistra a destra: il Presidente di Italia Ortofrutta Gennaro Velardo, Francesco Leone Primo Consigliere Ambasciata d'Italia a Berlino,il Presidente di CSO Italy Paolo Bruni, Fabio Casciotti Direttore di ICE Berlino, Marco Salvi Presidente di Fruitimprese.
L'odierna offerta di frutta e verdura tuttavia, come sottolineato da Casciotti, deve orientarsi in base alle trasformazioni del tessuto sociale tedesco, connotato in misura sempre maggiore dalla presenza di famiglie unipersonali, cioè costituite da single. Ecco dunque la necessità di puntare su confezioni monoporzione, con prodotti di facile preparazione, accompagnati da condimenti, oppure già tagliati e lavati.
La seconda tendenza emersa, è quella del crescente interesse della domanda sul prodotto da agricoltura biologica. Sebbene il consumatore tedesco sia attento al prezzo, può essere spinto a spendere di più da una serie di elementi, anche valoriali, quali per esempio: il Bio, il Fairtrade, la praticità. C'è ancora spazio, inoltre, per prodotti di eccellenza ancora poco noti, come il carciofo.
Un momento dell'intervento di Fabio Casciotti
I consumi interni italiani e l'export complessivo
"Siamo appena usciti da un'annata con luci ed ombre - ha sottolineato Bruni – l'andamento climatico particolare ha determinato grandi oscillazioni in termini di offerta, ma una cosa è certa, i consumi sono in netta ripresa ed è questo il dato più significativo. Gli acquisti di ortofrutta in Italia fino a novembre 2017 si sono posizionati su circa 7,8 milioni di tonnellate, +3% sullo stesso periodo del 2016, per un valore complessivo di 13 miliardi di euro. E' un trend positivo che parte dal 2014, che va rafforzandosi ogni anno e che riguarda sia la frutta che la verdura. Si prospetta una tendenza di crescita costante nei prossimi mesi e noi dobbiamo cercare di cavalcare questa ondata positiva che riguarda l'ortofrutta nel suo insieme grazie al nostro saper fare sistema".
Paolo Bruni
"I trend positivi rilevati da CSO Italy sui consumi – dichiara Marco Salvi Presidente di Fruitimprese - si confermano anche sul versante dell'export, con una crescita costante che porterà il consuntivo 2017 a un fatturato del nostro export vicino alla soglia dei 5 miliardi di euro. Si tratta di un risultato di tutto rispetto – conclude Salvi – realizzato sia dalla capacità innovativa delle imprese, che hanno favorito la nascita di importanti aggregazioni commerciali, sia dal gioco di squadra con le istituzioni che mi auguro continuino a collaborare con il settore per accrescere ulteriormente i valori dell'export attraverso l'apertura dei nuovi mercati".
Le sfide della filiera