Uzbekistan, visita al Mercato all'ingrosso prima del rinnovo
Da sinistra Fabio Zoboli di Infia, Ulugbek Bekchanov di DAI, Renzo Piraccini presidente Macfrut ed Enrico Turoni di Cermac
Il mercato è ospitato attualmente in un sito piuttosto obsoleto, ma entro pochi mesi sarà agibile la nuova struttura realizzata con la collaborazione di Mercasa, la rete dei mercati spagnoli.
Il mercato è strutturato in due grandi aree, una destinata ai produttori che vendono direttamente e uno ai commercianti.
In questo periodo autunnale, le produzioni locali più presenti sono: uva da tavola - di cui l'Uzbekistan è grande produttore ed esportatore - mele, melograno, kaki, pere asiatiche, pere europee tra cui anche Abate Fetel.
Molto ampia la gamma degli ortaggi: pomodori, peperoni, cipolle, patate, aglio, cavolfiore, cavolo cinese, tanti tipi di insalate e altre verdure a foglia.
Tra i prodotti di importazione presenti nel mercato, arance Navel provenienti dal Sudafrica, kiwi dall'Iran, limoni dalla Turchia, mandarini e mele Fuji dalla Cina.
Una parte del mercato è dedicata al commercio al dettaglio e, oltre all'ortofrutta fresca, si vendono altri prodotti alimentari.
Nel complesso, la qualità dei prodotti è medio bassa e il packaging abbastanza primitivo.
Il mercato non è lo specchio fedele del livello qualitativo dell'ortofrutta del paese. I supermercati offrono generalmente uno standard più elevato (vedi foto sotto) e il prodotto destinato all'esportazione segue un canale diverso, con magazzini dedicati spesso dotati di moderne tecnologie e di catena del freddo.
"Aggiungo che una delle produzioni che si è maggiormente sviluppata negli ultimi anni - spiega Piraccini -sono le ciliegie, che vengono esportate in Russia, Sud Corea, Emirati e Paesi limitrofi. Il Paese è il quinto produttore mondiale di ciliegie. In Cina non possono entrare, perché non c'è il protocollo fitosanitario".
Il tour internazionale di Macfrut della scorsa settimana si è concretizzato con le missioni in Uzbekistan e Kazakistan. Il primo appuntamento si è svolto a Tashkent (Uzbekistan) alla presenza di oltre 100 partecipanti, in rappresentanza di imprese di produzione, esportatori, importatori, Università e Istituzioni.
L'evento, organizzato dal Consorzio Cermac e da Macfrut, è stato l'occasione per presentare la prossima edizione della Fiera internazionale dell'ortofrutta (Rimini, 9-11 maggio 2018) e per promuovere la filiera ortofrutticola italiana, in particolare tecnologie e vivaismo che in Uzbekistan hanno trovato un importante mercato di sbocco.
Presenti all'evento le imprese italiane Rinieri, Ferrari Costruzioni, Forigo, TR Turoni, Ing. Rossi, Infia, Unitec, Fruit Control Equipment.
L'Uzbekistan è uno dei paesi dell'Asia Centrale dove l'ortofrutta, negli ultimi anni, si è fortemente sviluppata: l'export è passato dalle 279.000 tonnellate del 2012 alle 818.000 tonnellate del 2016, sfruttando anche il blocco delle importazioni dall'Europa nel loro principale mercato, la Russia.
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