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Report USDA

Ciliegie: produzione mondiale prevista in calo del 3%

Secondo un rapporto del Foreign Agricultural Service (FAS) del Dipartimento statunitense all'Agricoltura (USDA), la produzione mondiale di ciliegie dovrebbe diminuire del 3%, fino a 3,1 milioni di tonnellate, poiché le coltivazioni che in Europa e Turchia sono state danneggiate da condizioni climatiche sfavorevoli, non saranno compensate dall'incremento produttivo di Stati Uniti, Cina e Cile.

Nel frattempo, le esportazioni mondiali dovrebbero aumentare del 10%, fino a oltre 400.000 tonnellate, con maggiori scorte esportabili da Cile e Stati Uniti.

Stati Uniti
La produzione statunitense aumenterà di circa 37.000 tonnellate, arrivando a 495.000 tonnellate complessive, il livello più alto mai raggiunto dal 2009/10 a oggi, dal momento che le ottime condizioni di crescita per le ciliegie nel Pacifico nordoccidentale, e i buoni livelli di umidità in California hanno compensato le perdite causate dalle gelate in altri Paesi produttori di ciliegie. Le esportazioni dovrebbero aumentare del 45%, ovvero di 34.000 tonnellate, raggiungendo anche qui la cifra record di 110.000 tonnellate. Questo abbondante raccolto potenzierà le spedizioni verso tutti i mercati, soprattutto in Canada e Cina. Secondo le previsioni, le importazioni saranno limitate, ma comunque in linea con quelle degli ultimi anni.

Unione Europea
La produzione europea dovrebbe diminuire del 21%, fino a 576.000 tonnellate, per via del freddo intenso che nei mesi di aprile e maggio ha colpito più della metà degli Stati membri e dei produttori chiave di ciliegie, soprattutto in Polonia. Nonostante la minore produzione, una domanda sostenuta da parte dei Paesi dell'est non europei dovrebbe leggermente promuovere le esportazioni. Le importazioni dovrebbero diminuire di 8.000 tonnellate, fino a 50.000 tonnellate, con minori spedizioni da parte del fornitore principale, la Turchia.

Turchia
La produzione turca dovrebbe ridursi di 25.000 tonnellate, arrivando a complessive 500.000 tonnellate. Tale riduzione è stata causata dalla grandine estiva e dalle forti precipitazioni verificatisi al momento del raccolto in diverse regioni, tra cui Canakkale e Balikesir. Per via delle avversità meteorologiche, la frutta ha presentato problemi qualitativi che potrebbero drasticamente limitare le esportazioni fino a 60.000 tonnellate (-25%).

Cina
Per il quinto anno consecutivo, la produzione cinese dovrebbe aumentare. Secondo le previsioni, con un maggiore volume di 30.000 tonnellate, raggiungendo così le 360.000 tonnellate, grazie al continuo sviluppo di nuove piantagioni che raggiungono la maturità. Le importazioni dovrebbero invece diminuire leggermente fino a 105.000 tonnellate.

Cile
La produzione cilena dovrebbe aumentare di 8.000 tonnellate, raggiungendo la cifra record di 124.000 tonnellate per la seconda volta in 3 anni. Tale aumento è il risultato dell'entrata in produzione di nuovi frutteti. L'area coltivata e la produzione di ciliegie sono cresciute con costanza per più di 10 anni, in parte perché i produttori di altra frutta hanno iniziato a piantumare varietà di ciliegie a elevata resa. L'USDA prevede che le esportazioni cilene di ciliegie fresche aumenteranno nel periodo 2017/18 del 10% circa, fino a 105.000 tonnellate.

Giappone
Si stima che la produzione giapponese rimanga praticamente senza variazioni positive, sulle 19.000 tonnellate, dal momento che le gelate registrate durante il periodo della fioritura hanno causato un notevole calo produttivo, facendo sì che alcuni produttori si ritirassero. Le importazioni dovrebbero subire un lieve aumento fino a 5.000 tonnellate.

Russia
Le importazioni russe dovrebbero rimanere invariate sulle 67.000 tonnellate; le spedizioni da parte di Moldavia e Serbia compensano le ridotte spedizioni effettuate dall'Azerbaijan.

Fonte: SimFRUIT
Data di pubblicazione: