Le terre classificate come aride in Messico occupano circa 101,5 milioni di ettari, o poco più della metà del territorio, mentre in quasi due terzi del paese vi è il problema della poca disponibilità idrica. Attualmente, l'agricoltura utilizza il 77% dell'acqua raccolta, soprattutto per la produzione di alimenti. Questo settore contribuisce al 12% della produzione globale di emissioni gas-serra nel paese.
"Date le condizioni di pressione sulle risorse idriche e sulla fertilità dei suoli e la necessità di ridurre l'emissione di carbonio, la tecnologia vertical farming potrebbe offrire la possibilità di una produzione sostenibile di cibo nelle aree urbane del paese nei prossimi anni – sottolinea José de Anda del Dipartimento di Tecnologia Ambientale dell'Università di Jalisco a Guadalajara che ha fatto un'analisi delle potenzialità dell'utilizzo del vertical farming per far fronte all'aumento di popolazione e alla diminuzione delle risorse di suolo e acqua nei prossimi 30anni.

Il fatto che questa tecnologia non utilizzi terreni agricoli e che permetta di aumentare significativamente la produzione agricola attraverso l'utilizzo efficiente di acqua e mezzi tecnici significa poter ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura nazionale e aumentare anche il reddito dei produttori.
La discussione sulle possibilità di introdurre questa tecnologia in Messico è stata sostenuta dai principi su cui si basa il vertical farming e dalle esperienze nei paesi sviluppati e in via di sviluppo, che ora stanno conseguendo risultati importanti nell'ambito delle colture protette.
Attualmente in Messico si contano circa 23mila ettari di superficie protetta per 40mila unità produttive (serre, tunnel, ecc.), di cui l'86% ha una superficie di 0,5ha. Ciò significa che la maggior parte degli agricoltori ha piccole unità produttive che limitano l'accesso a tecnologie, formazione e assistenza tecnica, nonché a una maggiore penetrazione nei mercati più esigenti.
"La tecnologia vertical farming è stata considerata come una soluzione sostenibile laddove vi siano problemi legati alla carenza di suolo agricolo e di acqua, grazie ai progressi tecnologici nei sistemi di coltivazione fuori suolo, nell'illuminazione LED e nell'energia fornita con pannelli solari, ora è possibile avere l'agricoltura nelle città e, possibilmente anche nelle singole famiglie, creare centri di produzione e consumo integrati con le comunità urbane e suburbane". Conclude José de Anda.
Fonte: José de Anda e Harvey Shear, 'Potential of Vertical Hydroponic Agriculture in Mexico', 2017, Sustainability, Vol. 9(1), 140; doi:10.3390/su9010140