La frutta piu' costa piu' viene comprata, se e' di qualita'
Alvaro Gobbi, da 45 anni al Mercato
"Prenda come esempio queste ciliegie. Quelle della Val Venosta sono di primissima qualità, di grosso calibro, ben lavorate. Un ottimo prodotto. All'ingrosso vanno a 6,80 euro/kg. Ma ne abbiamo anche da 1,30 euro/kg, di altre zone. Costano poco perché sono piccole, alla rinfusa, di aspetto non ottimale. E i compratori mi chiedono di più quelle costose che non quelle economiche. Stesso discorso per tanti altri articoli".
Ciliege di alta qualità della Val Venosta
Il periodo è importante, specie per pesche e nettarine. Gobbi ne ha di tutti i tipi e di tutte le provenienze. "Il mercato interno vuole del AA e AAA. Questi calibri sono ben pagati. Per gli altri, per il prodotto di massa, i margini sono limitatissimi".
Ciliegie indifferenziate, scarsa qualità e calibro piccolo
Un agricoltore ascolta questi discorsi e interviene "Non è facile produrre i calibri importanti, specie in annate come queste. La siccità è un problema, anche nelle nostre zone. Ma alla siccità si può ovviare con l'irrigazione, mentre alle alte temperature e alla mancanza di escursione termica non si può ovviare. Purtroppo un caldo a 38-40°C per molte settimane blocca le piante".
Angurie di grosso calibro
Un battuta sulle angurie. Allo stand della Nema Frut ci dicono che le "quantità in ballo sono importanti, ma i prezzi sono ancora più che dignitosi". I consumatori preferirebbero le mini angurie, ma la loro qualità organolettica non è sempre all'altezza delle aspettative, anche perché non sempre sono raccolte al momento giusto. I compratori prediligono ancora le angurie di grosso calibro. La media è di circa 15 kg l'uno, ma nei giorni scorsi ne sono stati venduti alcuni da oltre 30 kg. La qualità è eccelsa. Ma come fa un consumatore ad acquistare un'anguria da 20 kg e oltre? In realtà non lo fa: i negozianti al dettaglio o la Gdo propongono queste angurie già porzionate in fette o mezzene.