Udine Mercati, collaborazione e rilancio a nord est
"La giornata di oggi - è intervenuto Pavan - rappresenta un esempio di quello che vogliamo nei Mercati e nei Centri Agroalimentari, attori che muovono importanti volumi nel settore ortofrutticolo nazionale e di conseguenza meritano di una considerazione politica più costante e presente. Quando parliamo di Udine Mercati e delle altre piattaforme agroalimentari non parliamo solo di frutta e verdura, ma c'è molto altro: tali realtà infatti possono rappresentare degli importanti attori per il turismo e per creare posti di lavoro, ma per farlo hanno bisogno di una maggiore offerta logistica caratterizzata da nuove infrastrutture e servizi. Udine in particolare può essere un luogo strategico per la valorizzazione della realtà locale e dei prodotti tipici, ma anche per la realtà nazionale attraverso la realizzazione di una sinergia tra produzione e commercio".
Udine Mercati, è stato detto, ha tutte le carte in regola per diventare una piattaforma logistica distributiva trasversale e la struttura è pronta per essere interlocutori primari della Regione Friuli Venezia Giulia per valorizzazione la filiera ortofrutticola territoriale".
Valentino Di Pisa ha affermato che "serve una maggiore offerta di servizi e un nuovo modo di pensare alla nostra professione che spinga gli operatori fuori dal loro territorio e li proietti alla ricerca di nuove opportunità di business. Questo progetto di Udine è d'esempio per la trasformazione del Mercato in un Centro Agroalimentare moderno e informatizzato, la cui operazione deve essere portata avanti, a mio parere, su più punti (nuovi orari di lavoro, ricambio generazionale, nuove tecnologie) per poter sfruttare al massimo le potenzialità dell'ortofrutta italiana".
"Il nostro mondo ha bisogno di ampliare le sue aree commerciali ed il Mercato di Udine, insieme a quello di Trieste, rappresenta un attore transfrontaliere con un mercato vicino potenzialmente enorme. Per questo motivo, anche alla luce di quanto espresso dalla presidente Serracchiani, si potrebbe pensare ad una sinergia fra le due strutture che sappia cogliere quest'opportunità commerciale e politica. I Mercati - ha concluso Di Pisa - sono soggetti attivi, vivi e come tali meritano molta più attenzione per intraprendere un processo di riorganizzazione ed aggregazione".