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Il pomodoro olandese resta popolare all'estero

Negli ultimi cinque anni, il valore delle esportazioni di pomodori è aumentato significativamente, in parte a causa di un incremento nei volumi, ma in particolare di un aumento di prezzo. I coltivatori olandesi riescono a chiedere una quotazione più alta grazie alla buona reputazione dei loro pomodori. La posizione dell'ortaggio resta comunque delicata; nel 2016 il valore delle esportazioni è diminuito e il mercato europeo è saturo.

Alla luce dei recenti sviluppi in Murcia, la qualità costante e i valori molto bassi di residui - grazie alla coltivazione sostenibile e alla fornitura affidabile - sono importanti vantaggi per il pomodoro olandese.

I pomodori olandesi sono coltivati per il consumo fresco
Nei Paesi Bassi tutti i pomodori sono prodotti per il consumo fresco, mentre nazioni come Portogallo o Spagna si concentrano soprattutto sul prodotto per il settore della trasformazione.



Prezzi maggiori per il pomodoro olandese
L'apprezzamento del pomodoro olandese si nota nei prezzi superiori che i coltivatori hanno potuto chiedere rispetto ad altri esportatori europei di pomodori. Secondo gli ultimi dati disponibili (2015) di Eurostat, la quotazione dei pomodori olandesi era di 73 euro per 100 kg, mentre quelli portoghesi sono stati venduti a circa 58 euro per 100 kg e quelli spagnoli a 50 euro circa per 100 kg. Il prezzo del pomodoro olandese è già da qualche anno al di sopra di quelli di altri Paesi esportatori.



In 7 anni il valore delle esportazioni di pomodori è aumentato del 30%
I dati più recenti mostrano un calo nel valore delle esportazioni. Nei primi nove mesi del 2016 sono stati esportati pomodori per un valore di 1,2 miliardi di euro. Il calo è stato quindi del 4% rispetto allo stesso periodo del 2015. Tuttavia, il valore delle esportazioni continua a mantenersi su un livello relativamente elevato.



Posizione fragile per i pomodori dettata dall'offerta crescente e dal calo nella domanda
Nonostante un valore relativamente elevato delle esportazioni, la posizione del pomodoro si mantiene fragile. Il mercato europeo sembra essere saturo. Negli ultimi cinque anni la produzione di pomodori in Europa è aumentata notevolmente. È stata soprattutto quella polacca ad aumentare, ma anche Spagna e Portogallo hanno raccolto ulteriori volumi significativi. Tra il 2011 e il 2016 la Spagna ha prodotto il 23% di pomodori in più. Nello stesso periodo il Portogallo ne ha raccolto il 33% in più.

E' opportuno notare che questi due Paesi producono gran parte dei pomodori destinati al mercato domestico o all'industria del trasformato. I coltivatori non stanno con le mani in mano nemmeno nei Paesi Bassi. Grazie soprattutto all'introduzione di nuove varietà, i coltivatori hanno registrato una resa maggiore a metro quadro.

Tuttavia, mentre l'offerta sta chiaramente aumentando, la crescita della richiesta per i pomodori resta incerta. Un ruolo determinante lo svolgono i cambiamenti economici. Il Regno Unito è il secondo acquirente principale di pomodori olandesi. L'annuncio della Brexit influenzerà l'export verso questo Paese. L'entità dell'impatto dipenderà dai negoziati tra Unione Europea e Regno Unito. Oltre agli sviluppi economici, anche le tendenze sociali e demografiche giocano un ruolo. Da un sondaggio sembra che il consumatore europeo mangi meno verdure. Inoltre, la crescita demografica in Europa è relativamente bassa rispetto ad altri continenti come Africa e Asia. Tuttavia, il livello europeo di prosperità è relativamente elevato e aumenta meno velocemente rispetto all'Asia per esempio.

In futuro, quindi, la crescita della richiesta di pomodori arriverà maggiormente da Paesi extra-UE. All'interno dell'Europa il pomodoro olandese potrà conquistarsi una quota di mercato grazie alla qualità rispetto agli altri grandi esportatori quali la Spagna.

Fonte: ABN-AMRO Agrarisch Nieuws
Data di pubblicazione: