
"Ma non solo – precisa Angelo Benedetti, presidente di Unitec– in quanto possiamo anche valutare in maniera oggettiva la qualità esterna del frutto. Nel melograno per il consumo fresco sono importanti l'integrità della corona e la percentuale di colore rosso presente sulla buccia. Se sono presenti dei piccoli difetti sulla buccia, questo non è così penalizzante come può esserlo su una mela o una pesca".
"Stiamo poi perfezionando un sistema per poter effettuare la valutazione della qualità interna, intesa non solo come peso, calibro e aspetto. Lo andiamo dicendo da tempo: dobbiamo prenderci, tutti, la responsabilità di quello che mettiamo a disposizione del consumatore. Per incrementare i consumi di frutta non c'è altra strada: dobbiamo offrire un prodotto buono dal punto di vista organolettico, in linea con il profilo gustativo di ogni categoria di consumatore e fare questo in maniera coerente nel tempo".

Secondo Benedetti, il melograno è un frutto ancora di nicchia, che può esplodere o morire. "Io credo che si espanderà in maniera importante perché ha trovato vari indirizzi: succo, spremute istantanee, grani nelle insalate di quarta gamma, consumo fresco. E' considerato un super-food e di conseguenza troverà una sua espansione a livello mondiale. Il fattore limitante sta nelle varietà e nelle sue evoluzioni. Parlare di melograno è come parlare di albicocche: si può trovare il frutto squisito, come anche quello pessimo".
La macchina selezionatrice di Unitec ha una propria specificità di base, progettata per rispettare le caratteristiche particolari di questo frutto, ma poi può essere personalizzata a seconda esigenze di ogni cliente per rispondere in maniera mirata ed efficace ai suoi obiettivi commerciali.