Un provvedimento che agisce non solo sui controlli e sulle semplificazioni, ma anche sul campo dell'innovazione e del ricambio generazionale, cercando di incentivare un settore che da sempre assume una rilevanza fondamentale per l'economia del nostro Paese. Tanto più oggi in cui, a fronte di un PIL industriale incerto, a crescere è solo quello agricolo.
L'articolo 6 della Legge, che è entrata in vigore ieri, il 25 agosto, introduce una sorta di apprendistato innovativo per favorire il ricambio generazionale
Si dà infatti delega al Governo in materia di società di affiancamento per le terre agricole al fine di favorire processi di affiancamento economico e gestionale nell'attività d'impresa agricola nonché lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura.

Entro 12 mesi il Governo dovrà adottare un decreto legislativo per la disciplina delle forme di affiancamento tra agricoltori ultra-sessantacinquenni o pensionati e giovani, non proprietari di terreni agricoli, di età compresa tra i diciotto e i quaranta anni, anche organizzati in forma associata.
Lo scopo è quello di favorire il graduale passaggio della gestione dell'attività d'impresa agricola ai giovani.
Per farlo, il Governo dovrà stabilire:
a) la durata del processo di affiancamento, (massimo tre anni);
b) stabilire i criteri per agevolazioni e sgravi fiscali, già previsti a legislazione vigente, a favore dell'agricoltore ultra-sessantacinquenne o pensionato e del giovane imprenditore agricolo;
c) definire le modalità di conclusione dell'attività di affiancamento, prevedendo 1) forme di subentro; 2) trasformazione del rapporto in un contratto di conduzione; o in alternativa forme di compensazione a favore del giovane imprenditore agricolo;
d) definire come i giovani dovranno presentare i progetti imprenditoriali alla base del rapporto di affiancamento;
e) stabilire le forme di compartecipazione agli utili dell'impresa agricola;
f) definire il regime dei miglioramenti fondiari;
g) prevedere forme di garanzia per l'agricoltore ultra-sessantacinquenne o pensionato e il giovane imprenditore agricolo, anche attraverso le necessarie coperture infortunistiche;
h) stabilire il riconoscimento del diritto di prelazione in caso di vendita dei terreni oggetto del rapporto di affiancamento;
i) prevedere forme di compensazione a favore del giovane imprenditore agricolo nei casi di recesso anticipato dal rapporto di affiancamento;
l) definire le forme di agevolazione a favore del giovane imprenditore agricolo per la gestione e l'utilizzo dei mezzi agricoli.
Ai giovani imprenditori agricoli è comunque fatto obbligo di dimostrare di aver apportato innovazioni e aver investito in azienda eventuali provvidenze ad essi destinate.
Al fine di agevolare il pieno trasferimento delle competenze dal soggetto ultra-sessantacinquenne o pensionato al giovane imprenditore agricolo, sono favorite tutte le azioni volte alla formazione e alla consulenza specializzata.
Nel giro di un anno vedremo cosa si sarà mosso in tal senso. Insieme al recente stanziamento di 400 milioni di euro dal CIPE per l'agricoltura, il provvedimento sul ricambio generazionale in agricoltura potrebbe costituire una grande occasione di rilancio per il settore in particolare e per il Paese in generale.