"Con così poco prodotto - riferisce un operatore a FreshPlaza - ci si aspettava che i prezzi fossero un po' più alti e che l'umore del mercato apparisse più vivace in termini di commercializzazione. Rimaniamo ottimisti, ma le cose potrebbero andare meglio. Al momento vendiamo la tipologia bianca, l'unica che si riesce a spedire anche all'estero, mercato con cui stiamo però lavorando poco. Da circa due mesi stiamo acquistando cipolla rossa, mentre con la dorata termineremo tra circa una settimana; anche in questo caso saremmo costretti ad acquistarla altrove".

La situazione è poco chiara pure per gli stessi operatori: "Stiamo provando ad aumentare i prezzi, ma non c'è niente da fare. Vendiamo cipolla bianca di calibro 6-8 a 0,55 euro per l'imballo da 10 kg e se chiediamo qualcosa in più arriva lo stop".
I prezzi della cipolla dorata estera sembrano interessanti. "Ad esempio dalla Gran Bretagna c'è offerta di prodotto calibro 50-70 in jumbo a 0,28 euro franco arrivo; a prescindere dalla provenienza europea, i livelli generali di quotazione sono più o meno simili. Non sono prezzi bassi, ma nemmeno esagerati".
"Sembra poi che nei Paesi Bassi l'offerta sia abbondante e che le cipolle si vendano decisamente bene (cfr. FreshPlaza del 18/12/2015). Gli olandesi, infatti, sono molto ottimisti su questa referenza. Inoltre si può affermare senza ombra di dubbio che, se non ci fosse stato l'embargo russo, ora venderemmo le nostre cipolle a prezzi esorbitanti".
Si segnala un altro fattore che starebbe influenzando l'attuale situazione di mercato. "Ci sono produttori che vendono le cipolle in bins a prezzi giusti, ma che inoltre confezionano e commercializzano il prodotto a quotazioni concorrenziali, inferiori anche di dieci centesimi. E scarti di quotazioni tali sulle cipolle sono enormi".
La situazione attuale di calma potrebbe variare nei prossimi dieci giorni. "Sulle cipolle ci crediamo tutti, mentre contiamo un po' di meno sulle patate".