Tutti pazzi per gli agrumi siciliani
Il CREA Centro di ricerca per l'Agrumicoltura e le Colture mediterranee (ex CRA-ACM) di Acireale, in provincia di Catania, diretto da Paolo Rapisarda, ha partecipato a due distinti eventi, promossi dal Distretto Produttivo Cereali e dal Distretto Agrumi di Sicilia.
Proprio per quest'ultimo, il CREA di Acireale ha allestito uno spazio espositivo con frutti di satsuma e limone appartenenti a varietà selezionate nel proprio centro siciliano e altri prodotti della ricerca tra i quali embrioni triploidi germinati in-vitro, piantine in adattamento, ovuli non sviluppati, piantine in vaso, compost di agrumi, farina di agrumi, pectine di agrumi, oli essenziali di limone, arancia rossa e arancia bionda ed estratti standardizzati di arancia rossa e limone ottenuti dai sottoprodotti dell'industria agrumaria.
Simona Fabroni, Giancarlo Roccuzzo e Giuseppe Russo, ricercatori del CREA di Acireale, hanno fornito ai visitatori del "District of Sicily" dettagliate spiegazioni tecniche riguardo i materiali messi a disposizione. Tanta la curiosità manifestata per le essenze in provetta, le colture sperimentali e il compost secco di pastazzo (lo scarto di lavorazione degli agrumi, ndr), come anche per la collezione di veline storiche del prof. Càtara. Ma nella settimana in Expo del Distretto Agrumi di Sicilia sono state numerose e graditissime anche le degustazioni.
A iniziare dai Limoni di Messina Interdonato (nella foto sotto) e dell'Etna, il succo fresco pastorizzato di arance rosse di Sicilia e di Ribera, la marmellata di mandarini di Ciaculli.
E ancora, la granita e il gelato con il Limone dell'Etna, il cioccolato di Modica agli agrumi, fino allo show cooking con gli chef Lucia Mazzullo e Piero Parisi.
Centinaia le prenotazioni per le vendite online della prossima campagna agrumaria. Grande attenzione, poi, per il videogioco "Adotta un albero di agrumi" realizzato dal Distretto nell'ambito del progetto Mipaaf.
"Una settimana impegnativa, ma anche esaltante - commenta Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, che ha coordinato il progetto espositivo dei Distretti Agroalimentari siciliani in Expo - Torniamo a casa soddisfatti per il successo e i consensi verso la nostra People of Sicily, la gente di Sicilia protagonista della nostra nuova immagine coordinata, realizzata con il sostegno del Mipaaf e presentata ufficialmente a Expo cogliendo l'opportunità della vetrina internazionale".
"E' stato – continua la Argentati - un continuo via vai di pubblico accolto dalla proverbiale ospitalità siciliana e soddisfatto dalla possibilità di conoscere da vicino gli addetti ai lavori della filiera: produttori, commercianti, trasformatori e industriali. L'autunno si fa sentire a Milano e in tanti ci hanno chiesto notizie delle buone arance siciliane da acquistare nei mercati rionali e nella grande distribuzione. Per i consumatori l'etichetta Sicilia sulle cassette dell'ortofrutta è un brand sinonimo di buon cibo, materie prime eccellenti, ma anche di ospitalità e calore umano. Ecco, abbiamo constatato l'orgoglio italiano, certamente risvegliato dall'effetto Expo, per i prodotti nazionali e siciliani in particolare".
"Mi auguro - conclude Argentati - che le future politiche economiche a livello nazionale e regionale tengano conto delle istanze della gente comune, che chiede di avere sulla propria tavola un prodotto italiano garantito da una filiera produttiva seria e responsabile, come è quella degli agrumi siciliani".