
"A un anno dal suo lancio, abbiamo anche fatto il punto sul progetto Road to quality e sottolineato l'importanza di un progetto di tracciabilità del processo produttivo che si pone al servizio di tutti gli operatori, valorizzando l'intero settore. Insomma, il Simposio ha rappresentato una iniziativa sicuramente positiva, alla quale pensiamo di aderire anche in futuro".
La seconda giornata di lavori è stata dedicata al tema della difesa fitosanitaria. Luciano Trentini, vicepresidente di Areflh e del gruppo di esperti "Qualità e Promozione" della Commissione europea, ha messo in evidenza le difficoltà di operare su un mercato saturo, che può crescere solo grazie alla diversificazione e all'incremento dei livelli qualitativi. Trentini ha collegato le patologie all'economia: ogni anno le virosi "falciano" il 10-15% della produzione complessiva. La competitività, dunque, passa attraverso il lavoro dei genetisti e la loro capacità di creare varietà più resistenti.

Da sinistra, Luciano Trentini e Massimo Mirabella.
Per Trentini la Sicilia è la "California italiana". Una regione in grado di competere con tanti altri produttori di pomodoro: i "soliti noti" Paesi Bassi, Francia, Spagna, ma anche Paesi emergenti del Mediterraneo, come Marocco, Tunisia e Turchia.
Antonia Carlucci dell'Università di Foggia ha fatto un'ampia panoramica delle principali patologie fungine e batteriche del pomodoro, dal vivaio al campo, analizzando i sintomi, l'epidemiologia, ma anche le misure di prevenzione e la lotta agli agenti patogeni, in gran parte affidate alla attenta osservazione dell'agricoltore e valutazione dei tecnici.
Le principali virosi del pomodoro in Sicilia sono state trattate da Walter Salvatore Davino dell'Università di Palermo, che si è concentrato su una decina di virus attivi nell'isola, in particolare nel Ragusano. Dopo aver segnalato un nuovo agente patogeno, il Southern Tomato Virus, che produce lievi danni ma aumenta la vulnerabilità delle piante ad altri virus, Davino ha analizzato il caso del cosiddetto Mosaico del Pepino, un virus a bassa variabilità, diffuso a macchia d'olio in Sicilia da incaute talee tra il 2011 e 2013.

Il ricercatore Moshe Lapidot dell'Institute of Plant Sciences Volcani Center, il più grande centro di ricerca agricola in Israele, ha tracciato una breve storia del Tomato yellow leaf curl virus (TYLCV) veicolato dalla mosca bianca e spiegato come si è giunti a isolare la linea di resistenza TY172 per mezzo di ibridazioni.
Assunta Bertaccini dell'Università di Bologna ha poi analizzato le differenze, i sintomi e la diffusione geografica dei fitoplasmi e dei batteri, illustrando i relativi protocolli di trattamento per le piante. Nel caso dei batteri non veicolati da insetti, per impedire il contagio è necessario estirpare le colture e mantenere puliti l'acqua, l'ambiente e gli attrezzi di lavoro.
Ha invece spostato l'attenzione sul tema della fertirrigazione del pomodoro Francesco Giuffrida dell'Università degli Studi di Catania, insistendo sull'utilizzo di metodi e tecnologie di distribuzione ottimale delle sostanze nutritive con l'acqua di irrigazione per aumentare le rese. Si tratta di tecnologie di collaudata efficacia, ma spesso non applicate a vantaggio di soluzioni più costose e più pubblicizzate.

Da sinistra, Mirabella, Bertaccini, Davino, Lapidot, Polizzi e Giuffrida.
Il primo International Symposium on Tomato Genetics for Mediterranean Region si chiude dunque con un bilancio positivo. In primo luogo per l'alto profilo scientifico degli interventi e l'elevato numero di partecipanti: quasi 240 i professionisti in rappresentanza di numerose aziende del settore interessati a conoscere le novità e le tendenze di un mercato in continua evoluzione ma anche i progressi compiuti dalla ricerca genetica per il miglioramento varietale e la difesa dalle malattie fungine e batteriche del pomodoro.

Nei saluti finali Massimo Mirabella, direttore del mensile Agrisicilia, ha ricordato la peculiarità del PalAgrisicilia, il primo Centro convegni in Italia dedicato interamente all'agricoltura, e l'idea innovativa di un evento formativo di eccellenza, riservato a professionisti e aziende. Appuntamento sin da ora al secondo International Symposium, che vedrà la presenza a Vittoria di ricercatori e aziende provenienti dalla Turchia.