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Nuove strategie di valorizzazione per il mercato italiano e non solo

"Ilenio Bastoni (Apofruit): "Sulle pesche serve un Progetto Extra"

Alla vigilia della campagna della frutta estiva, Apofruit prova a cambiare direzione e velocità di marcia al comparto pesche e nettarine, per dare nuove opportunità alla aziende agricole socie.

"Per salvare la peschicoltura - dice Ilenio Bastoni (in foto), direttore generale di Apofruit - bisogna uscire dalle logiche di un mercato che, peraltro, si sta segmentando ed è sempre più interessato alla qualità. Quindi, nel caso della peschicoltura, dobbiamo smettere di ragionare in termini di costi di produzione sempre più bassi, ma provare invece a coltivare in maniera diversa, mettendo la qualità prima della quantità, per mantenere e conquistare nuovi segmenti di mercato sia in Italia che all'estero".

"E' quanto proponiamo con il nuovo Progetto Extra che - continua Bastoni - punta a innalzare il livello qualitativo e gustativo di pesche e nettarine, la nostra principale produzione estiva. Si tratta di immettere sul mercato prodotti al giusto grado di maturazione, pronti al consumo, senza farli transitare nelle celle frigorifere. Confezionati con tecnologie dedicate e delicate, mantengono le caratteristiche organolettiche su standard elevati". Senza dimenticare che, in un'ottica di ricerca della qualità, già da alcuni anni, Apofruit ha iniziato un profondo processo di rinnovamento varietale.

Per rendere distinguibile la nuova linea è stata pensata anche una nuova confezione: un cartoncino da sei frutti, per un chilogrammo di peso, nel quale le pesche, non sovrapposte, sono perfettamente salvaguardate dalle ammaccature.



"La caratteristica interessante di Extra - osserva il direttore Apofruit - è che premia i soci che conferiscono un prodotto di alta qualità con un prezzo di liquidazione più alto di almeno 0,25 euro/kg (sui calibri AA oltre, NdA)".

"In prima battuta il progetto è finalizzato a raggiungere il consumatore italiano, ma non possiamo rinunciare all'apertura di nuovi mercati internazionali. Nel 2014 abbiamo condotto un'esperienza molto importante, che ripeteremo anche quest'anno, negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita. Si tratta di mercati ricchi e di conseguenza remunerativi che permettono l'utilizzo di logistiche costose, come la via aerea. Sbocchi interessanti sono anche il Nord Africa e l'Asia".

"A Hong Kong per esempio - conclude Bastoni - abbiamo di recente incassato la disponibilità di una grande catena di distribuzione per inserire una linea di prodotti italiani premium da consegnare per via aerea". E a quel punto la linea Solemio (la variante del marchio di qualità Solarelli destinata ai mercati asiatici) potrebbe essere estesa anche a pesche e nettarine. Potrebbe.