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Resoconto riunione dell'interprofessionale agrumi presso il MAAS di Catania

Per la campagna agrumaria 2014/15, è prevista una flessione nella produzione di agrumi (cfr. ultime stime Freshfel); tuttavia, questi ultimi risultano essere di qualità superiore rispetto all'anno precedente. Non sono invece ancora chiari i danni causati dai forti venti causati dal ciclone della settimana scorsa, che potrebbero incidere sulla diminuzione dei volumi produttivi.

Sono questi i due dati emersi dalla riunione di ieri, 11 novembre 2014, dei Comitati Congiunti di Ortofrutta Italia – Organizzazione Interprofessionale per l'ortofrutta italiana che si è svolta nella sede del Maas, i mercati agroalimentari Sicilia.

All'incontro erano presenti tutti i rappresentanti della filiera, dalla produzione all'industria, dai mercati alla distribuzione: è stata proposta la replica della comunicazione istituzionale, già effettuata con le pesche, anche a sostegno delle arance, in quanto si evidenzia la necessità di sostenere il consumo di prodotto italiano. Per lo stesso motivo all'unanimità tutta la filiera ha approvato l'accordo interprofessionale sulla produzione di succhi, che obbliga l'indicazione in etichetta dell'origine del prodotto trasformato e l'istituzione di un registro riepilogativo dell'origine e dei volumi dei prodotti destinati all'industria.

"L'indicazione di origine del prodotto in etichetta – ha sottolineato Giuseppe Guagliardi, in rappresentanza della Fedagro – è l'elemento principale per gli acquisti consapevoli dei consumatori. Consumare prodotto italiano è fondamentale non solo per la nostra economia ma per la certezza dell'origine del prodotto".

"La comunicazione istituzionale per il consumo di prodotti italiani – ha spiegato Nazario Battelli, presidente dell'organizzazione interprofessionale per l'ortofrutta italiana – è elemento di garanzia e sostenibilità delle produzioni ortofrutticole".

Al fine di incentivare e sostenere il consumo di un prodotto estremamente genuino e con notevoli proprietà salutistiche (i succhi), infine, i comitati chiedono alle istituzioni l'adeguamento dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) al 4% dei succhi naturali (100%). "E' auspicabile che il legislatore adegui l'IVA sui succhi naturali – ha spiegato Giuseppe Campisi, coordinatore Ortofrutta Italia – per incentivare e sostenere il consumo dei succhi naturali".
Data di pubblicazione: