Export italiano cipolle: il mercato principale e' quello tedesco
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In termini di valore, la cifra più bassa si è registrata nel 2009 (27.138.000 euro); negli anni successivi la tendenza è stata al rialzo con punte di 33,6 milioni di euro nel 2012 e 32,4 milioni di euro nel 2013. Anche in questo caso, il dato relativo ai paesi extra-UE è marginale.
Analizzando l'andamento del prezzo medio, si è passati da 0,73 euro/kg del 2008 a 0,86 euro/kg del 2013. Il dato più negativo è stato registrato nel 2012 (0,71 euro/kg).
Confrontando le esportazioni italiane di cipolle nel primo quadrimestre degli anni 2013 e 2014, i principali paesi di destinazione del prodotto restano Germania in primis (7.467 ton nel I quadrimestre 2014), seguita da Francia (2.275 ton) e Austria (965 ton); in calo i quantitativi di cipolle italiane esportate a livello mondiale da gennaio ad aprile: 16.859 ton del 2013 contro 15.506 del 2014.
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Analoga la situazione in termini di valore: nel primo quadrimestre del 2013 le esportazioni italiane di cipolle hanno raggiunto oltre 15,7 milioni di euro contro i 13,65 milioni del 2014, con un prezzo medio passato da 0,93 a 0,88 euro/kg (2013 vs 2014).
Alcune testimonianze dalla filiera
"In base alle informazioni di cui disponiamo, l'Italia esporterebbe principalmente varietà a bulbo giallo precoci in Germania, prima che giunga sul mercato la produzione interna tedesca; le varietà a bulbo bianco vanno in Francia; quelle a bulbo rosso, ma anche qualcosa di bianco (sempre prodotto di alta qualità) vengono destinate all'Inghilterra", dichiara Marco Faedi della ditta sementiera Bejo Italia.
Da parte sua, Claudio Brintazzoli, direttore della Coop. Cometa di Medicina (BO), spiega: "Di solito esportiamo prevalentemente cipolle bianche verso i Paesi est-europei, come la Russia, circa 1.200-1.500 tonnellate all'anno. Attualmente, però, considerata la situazione dell'embargo, siamo praticamente fermi. Restiamo comunque interessati ad espanderci verso nuovi mercati."