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BIOCOPAC inventa la bio-lacca che viene dal pomodoro

Il pomodoro, ingrediente base della dieta mediterranea, è al centro di un nuovo e importante progetto europeo che sta cercando soluzioni per lo smaltimento dei residui di lavorazione dell'ortaggio. Questo il cuore di BIOCOPAC (Development of bio-based coating from tomato processing wastes intended for metal packaging), che è riuscito a sviluppare una gamma di vernici a base biologica destinate all'industria alimentare e dedicate alla produzione di contenitori stagnati per la conservazione dei cibi.

Utilizzando la nuova tecnica, l'industria alimentare potrà garantire la riduzione degli scarti della lavorazione del pomodoro e la riduzione della produzione di packaging derivante dalla plastica, aiutando le piccole industrie ad aumentare la propria competitività di mercato nel settore degli imballaggi metallici.

Guidato dalla italiana Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) il consorzio BIOCOPAC ha creato una bio-lacca termoindurente da impiegare nel rivestimento di contenitori alimentari in metallo che al momento è in fase di perfezionamento. L'estrazione della bio-lacca dalle bucce di pomodoro si sta ora concentrando sulla ricerca di una tecnologia a basso impatto ambientale che renda ancora più green l'intero processo.

Le nuove vernici, assicurano dal consorzio, saranno in grado di soddisfare i requisiti richiesti dalla legislazione europea. "In questo modo, al termine del progetto, sarà possibile avere un'indicazione completa circa l'uso delle nuove vernici a contatto con prodotti alimentari e dei vantaggi economici e ambientali", ha specificato il Dr Paolo Brenni della Salchi Metal Srl, partner BIOCOPAC, in una conferenza tenutasi nel 2012.

Sfruttando i risultati del progetto il consorzio sarà quindi presto in grado di portare sul mercato un metodo innovativo per migliorare lo sfruttamento delle risorse rinnovabili e dare maggiore sostegno a tutte le aziende europee che si stanno impegnando nella riduzione dei consumi e dell'impatto ambientale, immettendo sul mercato prodotti che, oltre che sostenibili, siano riciclabili e sicuri.

Il consorzio BIOCOPAC comprende quattro centri di ricerca, quattro PMI e tre grandi imprese provenienti da Francia, Repubblica Ceca, Italia, Grecia, Liechtenstein e Spagna impegnati nel portare a termine il progetto entro la fine dell'anno grazie anche al contributo ricevuto nell'ambito del Settimo Programma Quadro europeo.
Data di pubblicazione: