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Prosegue su FreshPlaza il dibattito relativo alle difficolta' di commercializzazione del Pomodoro di Pachino IGP

Prosegue il colloquio a distanza tra operatori italiani e spagnoli del settore ortofrutticolo a seguito della pubblicazione su FreshPlaza di una intervista al direttore del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP, Salvatore Chiaramida, il quale lamentava la perdita di redditività per i produttori aderenti al Consorzio (leggi articolo).

Dopo le osservazioni che l'imprenditore Massimo Messina dell'azienda D & D-Darzoves S.L, operante ad Almerìa (Spagna) e specializzata in produzioni orticole, ha voluto pubblicamente condividere con Chiaramida (leggi qui), anche il Sig. Corrado di Ispica scrive a FreshPlaza, per esprimere il proprio parere:

"Gentile Redazione, mi permetto di intervenire, dando piena ragione (anche se vi sono altre cause da analizzare in maniera approfondita, oltre quelle già evidenziate) al Sig. Massimo Messina. Non solo un prodotto IGP, unico al mondo, viene inviato sul mercato senza prezzo, ma a volte sono gli stessi commercianti che si fanno la guerra sul prezzo."

"Un prodotto IGP - osserva il nostro lettore - dovrebbe uscire sul mercato in packaging, peso, identificazione e prezzo uguale per tutti. La guerra dei prezzi, fatta al ribasso, non porta altri risultati che la chiusura delle aziende dei produttori (specialmente quelli più deboli) o, peggio, al fallimento. Un Consorzio, invece, dovrebbe creare un clima di fiducia e di redditività per tutti gli aderenti e sviluppare nuove politiche di marketing. Magari, semplicemente, adottando le best practices già intraprese di altri Consorzi europei."