Australia: i prezzi delle banane continuano a scendere
Il nuovo presidente dell’Australian Banana Growers’ Council, Doug Phillips, comunica che si stanno raccogliendo i frutti presenti sugli alberi ripiantati a febbraio nel nord del Queensland, dopo il Ciclone Yasi.
Phillips sostiene che è stato chiesto ai produttori di scaglionare la ripresa produttiva, ma quelli che hanno aderito alla richiesta non sono stati abbastanza numerosi.
"Dopo essere rimasti fermi con la produzione per mesi, i produttori si sentono chiedere di continuare a sospendere le attività di coltivazione: mi rendo conto che è una cosa molto difficile da fare," ha detto. "Qualcuno probabilmente non ha nemmeno avuto scelta. Sono dovuti tornare a produrre per questioni di liquidità".
Phillips informa che i supermercati stanno acquistando le banane per 12-14 dollari a cartone, quando il costo totale sostenuto per la ripresa produttiva è intorno ai 18-20 dollari. Il presidente è anche dell’opinione che la sovrapproduzione non sia da considerare un problema di breve durata per l’industria.
"E’ un ciclo di raccolto di circa nove/dieci mesi, quindi direi che tra nove o dieci mesi da adesso il problema della sovrapproduzione si ripresenterà," sostiene Phillips.
Il Ciclone Yasi distrusse il 90% del raccolto di banane (vedi precedente articolo): il problema è che le piantagioni di banane sono situate in una regione ad alto rischio di cicloni tropicali.
"Dobbiamo individuare nuove aree coltivabili - ha detto Phillips - La difficoltà principale è che ci troviamo già in una situazione di sovrapproduzione, quindi incoraggiare gli interessati alla ricerca e all’utilizzo di nuove aree coltivabili è molto difficile, perché non ci sono garanzie che gli introiti riescano a giustificare le spese effettuate".