Aiab: cresce il bio (+6,9%) e vola l'ortofrutta (+26%)
Andrea Ferrante, presidente dell'Associazione Italiana Agricoltura Biologica (AIAB), commenta i dati Ismea: "Mentre la crisi economica non risparmia neanche gli altri settori di qualità certificata, come le DOP e le IGP che perdono l'1,3%, la crescita del biologico dimostra la strategia vincente che punta al coinvolgimento del consumatore in uno stile di vita in cui l'acquisto del prodotto è solo la parte finale di una piena condivisione di obbiettivi e aspirazioni".
Secondo le rilevazioni Ismea, tra le singole referenze bio, le migliori performance di mercato si rilevano per l'ortofrutta fresca e trasformata (+26,6% l'incremento in valore su base annua) e per le uova (+21,8%), mentre gli acquisti di bevande e pane (e suoi sostituti) crescono a ritmi più contenuti (rispettivamente del 5,7% e del 8,7% ) e quelli dei prodotti lattiero caseari segnano una flessione dell'1,9%.
"Va assolutamente sottolineato - aggiunge Andrea Ferrante- che la crescita in percentuale dei consumi e del volume di affari del bio significa posti di lavoro che nascono, in un momento storico in cui in Italia vengono licenziate migliaia di persone ogni giorno". A livello geografico il consumo bio - rileva ancora Ismea - resta una caratteristica prevalentemente del Nord Italia. Nelle regioni settentrionali si concentra, infatti, più del 70% degli acquisti nazionali (il 43,1% nel Nord-Ovest e il 27,9% nel Nord-Est), mentre il Centro, inclusa la Sardegna, e il Meridione rappresentano rispettivamente il 21,6% e il 7,5% del totale.
Continua Ismea: "Riguardo, infine, alla ripartizione degli acquisti bio per canale distributivo (la rilevazione non include i negozi specializzati), prosegue nel 2009 la crescita degli acquisti nella Grande Distribuzione Organizzata, in particolare negli ipermercati, che registrano un incremento del 14,7%, mentre di gran lunga più contenuto è risultato l'incremento nei supermercati (+1,5%)".