Consigli per riciclare semi e bucce dell'anguria
I semi, chiaramente, possono essere ripiantati nella terra. E' molto facile che ne nascano nuovi frutti, la cui crescita resiste abbastanza bene anche all'eventuale incuria del suo agricoltore. E' richiesto un clima caldo e, soprattutto, grande spazio tra una pianta e l'altra per permettere uno sviluppo sano.
I semi, poi, posso trasformarsi in una leccornia. Esiste una ricetta in cui vengono spurgati in acqua e sale e poi tostati con limone e zucchero. La preparazione è piuttosto lunga: ci si impiegano più di sei ore a bagnomaria per renderli commestibili e gradevoli da sgranocchiare come pop corn.
La buccia dell'anguria, invece, da sempre destinata alla pattumiera, può ancora avere un ruolo nella nostra vita. E' possibile per esempio scavare il frutto e ricavarci un grosso vaso, utile anche per presentare in tavola le fette di cocomero in modo scenografico. La buccia scavata si può anche riempire di succo di frutta, magari da raffreddare nel freezer.
Un'interessante opportunità "tecnologica" per riciclare gli scarti delle angurie è quella di ricavarne bioetanolo (vedi precedente articolo).