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Nuova Zelanda: i kiwicoltori vogliono dichiarare la batteriosi un fallimento del sistema di biosicurezza

I coltivatori neozelandesi di kiwi vorrebbero che il governo locale ammettesse che la diffusione della batteriosi del kiwi (Psa) ha rappresentato un vero fallimento del sistema di biosicurezza del paese.

Attualmente, più del 30% di tutti i frutteti di kiwi è contagiato dalla malattia e centinaia di kiwicoltori si sono recentemente riuniti a Te Puke per discutere la responsabilità dell'epidemia.

Le autorità hanno cercato di controllare il virus killer dell'actinidia per più di un anno spendendo 36 milioni di dollari, metà dei quali sarà pagato dai contribuenti.

Durante l'ultima riunione i frutticoltori hanno deliberato di chiedere al governo di dichiarare la batteriosi una calamità naturale e vogliono anche un'inchiesta sull'epidemia e sugli standard di biosicurezza della Nuova Zelanda.

Il ministero dell'agricoltura e delle foreste (MAF) ha dichiarato a ONE NEws che è stata commissionata una revisione indipendente delle regole di importazione del MAF per il polline del kiwi e altro materiale vegetale.

Secondo un rapporto precedente, infatti, il batterio Psa poteva essere stato trasmesso dal polline importato o da persone e attrezzature entrate nel paese (vedi precedente notizia).

I coltivatori, a loro volta, hanno dichiarato a ONE News di essere ancora in difficoltà. "Abbiamo visto il valore dei nostri frutteti diminuire del 50% fino a divenire invendibili" ha detto Ross Hart, produttore di Katikati. "In generale, l'impatto della batteriosi ha pesato negativamente sul valore di cosa, fino al prezzo delle case in città e di tutto il resto, perché ha innescato un effetto a cascata".

Un coltivatore ha detto a ONE News che vorrebbe fosse avviata un'inchiesta anche sul gruppo Zespri, ma un rappresentante della società ha commentato che un certo livello di insoddisfazione è del tutto naturale. "In un settore che coinvolge 2.500 coltivatori ci sarà sempre qualcuno deluso per qualche motivo" ha dichiarato Ray Sharp, direttore Zespri, sempre a ONE News.

Il ministro del settore primario, David Carter, sostiene che non verranno apportate modifiche alla struttura del settore actinidicolo senza un significativo supporto dei produttori.

Clicca qui per un video giornalistico in inglese sulla situazione.