Bosnia-Erzegovina: grande potenziale per la produzione di frutta
Ljiljana Vukelic, direttrice di Prijedorcanka, una delle maggiori aziende per la lavorazione della frutta, dichiara che il Paese ha le capacità per diventare una grande piattaforma produttiva. "I costi - dichiara - sarebbero ridotti, cosi come le perdite durante il trasporto da località remote, i tempi ed in generale altri costi sarebbero annullati se i produttori coltivassero e lavorassero i prodotti locali".
Vukelic lamenta le insufficienti quantità di frutta per uso industriale reperibili sul mercato bosniaco e gli alti costi: il 40% della materia prima viene importata da altri Paesi della Regione, Serbia in testa. Tuttavia, le importazioni sono diminuite sostanzialmente; solo fino a cinque anni fa ammontavano all'80% del fabbisogno.
La quota principale nella produzione è detenuta dalle prugne (60%) seguita da mele, pere e ciliege (39%). Nel futuro la Prijedorcanka ha in programma di aumentare la produzione di ciliegie, frutti di bosco, fragole e prugne surgelati.