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Alexandre Picault, Kultive

"Dobbiamo costruire un mercato coerente e solidale per i peperoni francesi"

"Siamo nel pieno della stagione dei peperoni francesi", spiega Alexandre Picault, direttore della Kultive. Da diversi anni l'azienda lavora allo sviluppo di un settore francese dei peperoni. Non è una sfida semplice ma, con il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore, si può vincere.

© Kultive

Aree di produzione in crescita
Anche se l'inizio della stagione è stato più lento, le prossime settimane si preannunciano positive in termini di volumi. "Abbiamo iniziato come sempre tra fine febbraio e inizio marzo. L'avvio è stato più lento e tranquillo rispetto agli anni precedenti, ma stiamo recuperando rapidamente e stiamo entrando nelle settimane di massima produzione, soprattutto per i peperoni rossi. Abbiamo inoltre ampliato la nostra superficie coltivata di 1,5 ettari e prevediamo di raggiungere gli 11-12 ettari entro il prossimo anno. Continuiamo a incoraggiare i produttori a diversificare, passando a colture alternative ai cetrioli, ma anche la distribuzione deve adeguarsi per accompagnare questa transizione", sottolinea Picault.

Guerra dei prezzi più serrata, a scapito dell'origine francese
Mentre alcuni rivenditori sono impegnati a promuovere l'origine francese, altri danno priorità unicamente al prezzo. "Questˈanno abbiamo la netta sensazione che i prodotti francesi vengano messi da parte. La battaglia sui prezzi è più serrata che mai e alcune catene hanno rallentato l'introduzione di nuove linee per i prodotti francesi, con un impatto significativo sulle nostre vendite. Alcuni dei nostri clienti ci hanno chiesto di allineare i prezzi dei peperoni rossi a quelli d'importazione, a 2 euro, il che comporterebbe un calo del 25% del prezzo d'acquisto rispetto alla media degli anni precedenti. Uno scenario del genere non è sostenibile per i nostri produttori", aggiunge il direttore.

La strategia del settore retail per l'origine francese manca di stabilità
Di fronte alla forte concorrenza dei prodotti importati, Alexandre Picault e il team commerciale della Kultive si impegnano quotidianamente per garantire la tenuta dei peperoni francesi sul mercato. "Quest'anno le vendite sono distribuite in modo più equilibrato tra i nostri clienti, mentre lo scorso anno alcune catene avevano effettuato ordini molto consistenti. Se non riusciamo a collocare un prodotto in un canale, cerchiamo di venderlo altrove. Alcuni clienti si mostrano ancora cauti nell'acquistare subito i prodotti francesi, temendo di incorrere in carenze di fornitura. Tuttavia, disponiamo di scorte sufficienti, anche per i mesi a venire, per soddisfare la domanda dei rivenditori interessati a promuovere i prodotti francesi al loro giusto prezzo di produzione. Inoltre, la domanda è aumentata dall'8 maggio, grazie all'effetto positivo delle vacanze sui consumi".

Ma da un anno all'altro, le opinioni dei consumatori sull'origine dei prodotti francesi cambiano, rendendo difficile sviluppare una strategia a lungo termine.

Un prezzo medio che non compensa la perdita di volume
Nonostante la pressione sul mercato, la Kultive è riuscita a mantenere il prezzo medio dei peperoni a un livello accettabile per i produttori, ma l'azienda rimane prudente. "Purtroppo, anche se siamo riusciti a garantire un prezzo accettabile, questo non compensa il calo della produzione, che quest'anno è inferiore del 15% rispetto al 2024. Inoltre, è proprio nei momenti di forte afflusso di volumi sul mercato che il rischio si fa più alto. Dobbiamo individuare retailer capaci di promuovere correttamente il prodotto francese nel pieno della stagione, rimanendo però molto vigili. Solo garantendo un buon rapporto qualità-prezzo ai produttori saremo in grado di sviluppare il settore dei peperoni".

Uno sforzo collettivo necessario per lo sviluppo del settore francese dei peperoni
Per Alexandre Picault, l'unico modo per sviluppare una filiera francese del peperone è adottare un approccio coerente e collettivo. "La tendenza generale è verso lo sviluppo della produzione orticola in serra. Se vogliamo allontanarci dal binomio pomodoro-cetriolo e diversificare la nostra gamma, noi produttori, commercianti e distributori dobbiamo lavorare insieme e adottare una visione a lungo termine. I cetrioli sono colture tecnicamente molto impegnative. Se vogliamo capitalizzare sullo sviluppo di questo prodotto, abbiamo bisogno del supporto dei nostri clienti. Siamo aperti al dialogo e saremo attenti a individuare proposte condivise in termini di prezzi. Questi devono essere vantaggiosi per tutti e lineari, in modo da poter continuare a sviluppare il settore francese dei peperoni", conclude Picault.

Per maggiori informazioni:
Alexandre Picault© Kultive
Kultive S.A.S.
190 allée du bois vert
45640 Sandillon - Francia
+33 0 2 38 49 33 49
contact@kultive.com
www.kultive.fr