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Riconoscere un prezzo equo alle banane è una questione non più rimandabile

In un contesto generale in cui sempre più di frequente l'approvvigionamento di frutta e verdura, in specie di quella esotica, si trova a scontrarsi con momenti di scarsità, la banana è sempre stata considerata l'ultima spiaggia per mantenere continuità e prezzi appetibili sugli scaffali dei supermercati. Ma fino a quando ciò sarà possibile?

Ne abbiamo parlato con alcuni rappresentanti e commerciali della DOLE, in occasione della fiera Macfrut. Il quadro che ne è emerso è in linea con il serpeggiante e crescente malcontento che da lungo tempo cova sotto le ceneri di un settore cui l'etichetta di "prodotto convenienza" va sempre più stretta.

Non certo per un capriccio, ma per ragioni oggettive: criticità geopolitiche, climatiche e logistiche stanno mettendo a dura prova la filiera delle banane, il cui prezzo di vendita risulta inadeguato e perfino diseducativo nei confronti dei consumatori, in specie di quelli più giovani.

Cristina Bambini, responsabile marketing di Dole Italia conferma: "Le banane sono state banalizzate al punto tale che le nuove generazioni non hanno alcuna idea del lungo viaggio che devono affrontare. Le considerano un prodotto che spunta dietro casa, invece che un prodotto esotico".

Dal canto loro, Pierangelo Pettenon e Matteo Sarti avvisano: "È un dato di fatto che i prezzi al pubblico della banana in Italia siano i più bassi d'Europa, e questo ci espone a rischi. Il prodotto, sempre più scarso, faticherà sempre più ad arrivare nel nostro Paese, giacché i produttori andranno a privilegiare mercati in cui il lavoro di valorizzazione del prodotto è più avanzato e la consapevolezza sui rischi di un'eventuale carenza di approvvigionamento favorisce dinamiche meno legate alle trattative al ribasso sui prezzi e più orientate a programmi sostenibili di lungo periodo".

© Rossella Gigli | FreshPlaza.itAllo stand DOLE, Cristina Bambini, Luca Zanardi, Matteo Sarti e Pierangelo Pettenon.

Proseguendo: "È emblematico quanto accaduto con gli ananas e il pericolo è che si ripeta la stessa cosa anche con le banane. Da prodotto svilito, proposto a prezzi troppo bassi e a mero scopo di referenza civetta nelle pagine dei volantini, l'ananas è divenuto un frutto introvabile, con tutte le conseguenze del caso. Il rialzo del prezzo, avvenuto ovunque e repentinamente, ha determinato il fatto che oggi non viene più acquistato da molti consumatori".

Che nessuno sembri preparato al fatto che il mercato delle banane possa mutare in modo epocale e farlo anche improvvisamente è la principale preoccupazione degli addetti ai lavori: "Le banane sono una referenza disponibile 12 mesi l'anno, data per scontata e di fatto bistrattata. Occorre uno sforzo da parte di tutta la filiera, per non renderci conto troppo tardi che siamo già in ritardo. Auspichiamo una corretta transizione, che porti a una gestione del prodotto orientata a qualità, servizio, sostenibilità ed etica, e a prezzi al kg equi e comunque al di sotto dei 2 euro, che in termini relativi restano ampiamente accessibili a tutti i consumatori".