Le piogge abbondanti e frequenti delle ultime settimane pare abbiano messo in secondo piano l'emergenza idrica, facendo così registrare una situazione differente, ma ancora preoccupante rispetto a un anno fa, quando le colture già pativano una notevole riduzione delle disponibilità idriche.
"I timori degli agricoltori di dover affrontare una terribile siccità estiva non cessano, nonostante le recenti piogge – spiega Vincenzo Orso, pilota della HydroHunter Italia - In molti casi, le precipitazioni hanno permesso di rimpinguare le falde acquifere. Ciò potrebbe essere, però, una buona motivazione per eseguire delle ricerche idriche dove l'acqua scarseggiava. Ci sono aziende, ad esempio, che già posseggono pozzi artesiani, ma che dai quali non attingono soddisfacenti risorse. In questi casi, basterebbe soltanto perforare più in profondità, ora che l'acqua è presente in minima parte nelle falde. Per non rendere tali operazioni dispendiose o inutili per gli imprenditori, è meglio scansionare il sottosuolo valutando appieno costi e benefici".
Grazie a sistemi innovativi aerei e via terra, funzionanti tramite onde elettromagnetiche, la Hydro Hunter Italia è in grado di comunicare al cliente se convenga o meno perforare. "Quando ci dirigiamo in campo per delle scansioni idriche, portiamo con noi quasi 100 kg di strumentazioni. Fondamentale è il drone dotato di magnetometro potenziato, che mostra le anomalie elettrometriche; lo strumento galvanico che rileva se la falda esaminata è di acqua scorrevole o stagnante; lo strumento per la risonanza magnetica del terreno, necessario invece a indicare un punto preciso (con raggio 2-3 m) dove posizionare la trivella e suggerire la profondità dello strato idoneo alla circolazione idrica. L'ultimo strumento è invece importante per indicare la stratificazione del terreno".
Nelle prossime ore, la Hydro Hunter Italia sarà in Basilicata per delle nuovi scansioni
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