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Sostenibilità e biologico come possibili driver di crescita per il consumo di mango in Italia

Piatti etnici, ricette fusion e nuove abitudini alimentari aprono la strada a frutti esotici come il mango, sempre più presenti nei menù domestici e nella ristorazione. Secondo una recente analisi sulle tendenze di consumo, il mango potrebbe beneficiare di un contesto favorevole segnato dalla crescente attenzione dei consumatori italiani verso scelte alimentari consapevoli. L'interesse per i prodotti biologici e salutistici, infatti, si sta estendendo anche a frutti non autoctoni, come il mango, che viene percepito come un alimento ricco di nutrienti e coerente con uno stile di vita sano.

A favorire ulteriormente questo trend è l'evoluzione delle dinamiche logistiche. Miglioramenti nella catena del freddo e nelle infrastrutture logistiche possono abbattere barriere storiche all'importazione di prodotti deperibili. Paesi produttori come l'Ecuador, già impegnati nella promozione del biologico verso il mercato milanese, ad esempio, potrebbero diventare partner strategici per la crescita del comparto.

Paesi produttori ed esportatori di mango
Come si nota nel grafico qui sopra, non tutti i paesi produttori di mango sono anche forti esportatori. L'india ad esempio, che risulta il maggiore produttore globale, destina oltre il 90% della produzione al mercato domestico, e le sue minoritarie esportazioni sono destinate principalmente al Medio Oriente. Lo stesso avviene in Indonesia, dove il mercato interno prevale, mentre l'export di mango dalle Filippine si orienta prevalentemente a Giappone e Corea del Sud. Diversamente, Perù ed Ecuador esportano quote rilevanti della propria produzione. Il mango dell'Ecuador, con le varietà Tommy Atkins e Ataulfo, intercetta il segmento premium.

La Thailandia è leader nella lavorazione del mango, al fine di realizzare succhi o essiccati, mentre il Messico è il principale fornitore per USA ed Europa; quest'ultimo mercato è rifornito anche dal Brasile. (Fonti: FAO, ITC Trade Map, rapporti settoriali / dati indicativi per il 2022-2023)

La GDO come catalizzatore di crescita
Il ruolo della grande distribuzione organizzata potrebbe risultare determinante. Il mango è sempre più visibile tra le corsie dei supermercati italiani, proposto sia fresco che in versione ready-to-eat, e in assortimenti sempre più variegati (biologico, tagliato, maturo al punto giusto). L'accessibilità e la familiarità promossa dalla GDO stanno contribuendo in modo tangibile all'incremento dei volumi di consumo.

Prospettive
Va ricordato che manca ancora una base solida di dati specifici sul consumo di mango in Italia, ma i segnali qualitativi sono inequivocabili: il mercato c'è, è in crescita e chiede innovazione in chiave sostenibile, logistica efficiente e una narrazione commerciale capace di unire gusto, salute e origine. Per gli operatori del settore ortofrutticolo, la sfida è intercettare e stimolare questa domanda emergente.