Anche in assenza di dati definitivi e di una valutazione totale dei danni, si stima che la tempesta di grandine che sabato 19 aprile 2025 ha investito la provincia di Lleida abbia colpito oltre 40.000 ettari di terreno coltivato.
"I danni oscillano tra il 60 e il 100% in tutta l'area in cui è caduta la grandine, che è ad alta intensità agricola; soprattutto drupacee e pomacee, ma c'è anche un'importante areale di mandorli, ulivi e cereali invernali", spiega Pere Roqué, presidente di Asaja Lleida e produttore colpito dalla forte grandinata.
"Infatti, secondo me, il 50% della superficie colpita, e anche di più, potrebbe essere di frutta: pere, mele, pesche, nettarine, albicocche e pesche piatte, che si trovavano in un momento in cui i frutti erano appena usciti dalla fase di fioritura e stavano già crescendo. Purtroppo, la grandine è caduta nel momento peggiore possibile".
"Da un lato, il 95% delle reti antigrandine erano ancora chiuse, perché tradizionalmente vengono stese a partire da Sant Jordi, dal 23-24 aprile in poi, quando il rischio di gelate è considerato molto basso; e delle poche reti stese, molte hanno ceduto sotto il peso della grandine", spiega Pere, che conta perdite del 60-65% nei propri campi di pere e mele. "D'altra parte, con la modifica dell'assicurazione Agroseguro per gli alberi da frutta, molti appezzamenti avevano solo il 50% dei frutti assicurati e, alla fine di aprile, quando il rischio di gelate sarebbe passato, l'altro 50% poteva essere coperto".
È opportuno ricordare la grande fiducia che il settore catalano della frutta ripone nell'assicurazione agricola, come dimostrato dai dati diffusi da Agroseguro: il 92% della produzione frutticola della scorsa stagione era assicurata, per un capitale assicurato di quasi 400 milioni di euro, soprattutto per pesche, pere e mele.
"Abbiamo ben chiara l'importanza di avere un'assicurazione agricola per la frutta, che a Lleida rappresenta il 9% del PIL e da cui dipendono circa venti sottosettori. Agroseguro è la soluzione, non deve essere il problema. Non bisogna cambiare i regolamenti nel bel mezzo del gioco. È per questo che dobbiamo cercare una via d'uscita da questa situazione insieme al ministero dell'agricoltura e al dipartimento dell'agricoltura della Generalitat, perché stiamo parlando di una terribile tempesta di grandine in un momento in cui, negli ultimi 40 anni, non si era mai verificata una cosa del genere".
Mentre si stanno effettuando le valutazioni e si stanno stabilendo le soluzioni amministrative in base all'entità dei danni, gli agricoltori colpiti a Lleida, in alcune zone di Tarragona e a Terres de l'Ebre stanno provvedendo ad applicare trattamenti fitosanitari per evitare problemi fungini alla frutta e salvare il più possibile il raccolto. "La situazione in questo momento è drammatica. Bisogna pensare che non sono solo i coltivatori a essere colpiti; la frutta genera circa 25.000-30.000 posti di lavoro ogni stagione tra i campi e gli impianti di lavorazione e trasformazione e questa grandinata li metterà a rischio".
Per maggiori informazioni:
Asaja Lleida
www.asaja.com