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Nel complesso volumi inferiori del 10 per cento

Calibri più piccoli per la campagna del kiwi portoghese

L'azienda d'esportazione portoghese Kiwicoop, con sede a Oliveira do Bairro, nel distretto di Aveiro, è presente sul mercato da 35 anni. Produce e commercializza kiwi verdi delle varietà Hayward e Bo.Erica, le varietà a polpa gialla Dori® e Soreli, kiwi rossi RS1®-Red passion e i kiwiberry delle varietà Ananasnaia e Geneva. Secondo Nelio Marques, presidente del consiglio di amministrazione, in questa stagione i volumi dei kiwi verdi sono più elevati, ma i calibri risultano più piccoli.

"Per il kiwi verde già calibrato, si registra una maggiore quantità di frutti di I categoria, con una diminuzione della II categoria e dei frutti gemelli. In compenso c'è un aumento dei kiwi di calibro piccolo. Il frutto è ben conservato, il che ci ha consentito di venderlo in linea con la nostra strategia di rimanere sul mercato per un periodo più prolungato, concentrando le vendite nel secondo trimestre dell'anno", dichiara Marques.

"Poi c'è il kiwi giallo, di cui abbiamo praticamente già venduto tutti i nostri volumi. Il kiwi giallo si è rivelato un prodotto di alta qualità, che miglioriamo anno dopo anno e che è sempre più apprezzato dai consumatori. Per il nostro kiwi rosso, le vendite sono proseguite a buon ritmo e sono stati venduti quasi tutti i frutti. La frutta ricevuta ci ha fatto capire che, con adeguate pratiche colturali, è possibile ottenere frutti di calibro superiore in Portogallo, rispetto alla stessa varietà proveniente da altre origini. La posizione strategica del Paese, che gode dell'influenza atlantica, consente ai coltivatori di ottenere un colore intenso e un sapore eccellente".

Anche se la campagna fa registrare volumi inferiori, Marques spera comunque che l'azienda possa entrare in nuovi mercati d'esportazione in questa stagione. "Abbiamo a disposizione circa 8.000 tonnellate, che significa una riduzione dei volumi del 10% rispetto all'anno scorso. I nostri principali mercati d'esportazione in Europa sono Spagna, Francia, Regno Unito. Ma esportiamo anche in Sud America, principalmente in Brasile, e in Marocco per l'Africa. Guardando al futuro, vorremmo entrare in nuovi mercati, come quelli dei Paesi nordici di Finlandia, Danimarca, Svezia e Norvegia. Ma, tra gli altri, anche Germania e Paesi Bassi sono nella nostra lista di interesse. E ci piacerebbe che i nostri kiwi arrivassero anche negli Stati Uniti e in Canada".

I volumi inferiori sono stati in parte causati dalle condizioni meteo sfavorevoli. Spiega Marques: "Fin dalle prime fasi del ciclo vegetativo delle piante, sapevamo già che la campagna del 2023 non sarebbe stata usuale. Durante le fasi successive di sviluppo dei rami e dei boccioli floreali, le condizioni climatiche si sono lentamente stabilizzate fino al momento della fioritura, quando sono tornate le piogge che hanno ostacolato la circolazione del polline nei frutteti, causando grandi problemi all'allegagione dei frutti. Dopo questa fase, le temperature hanno cominciato a salire rapidamente fino a raggiungere valori superiori alla media, che non hanno favorito la crescita dei frutti. Questo ha portato a danni significativi, inclusa le scottature nei frutteti con scarsa copertura vegetale, o anche la morte delle piante a causa del calore eccessivo".

Come prevedibile, quando la produzione diminuisce, le quotazioni iniziano ad aumentare. Secondo Marques il prezzo potrebbe continuare a crescere dopo marzo. "Rispetto agli anni precedenti, in questa campagna si è verificato un aumento significativo dei prezzi, per tutti i calibri. C'è stato un periodo iniziale con prezzi più alti dovuti alla scarsità di kiwi dall'emisfero australe, facendo molta pressione perché si raccogliesse in anticipo. Poiché non scendiamo a compromessi sulla qualità dei kiwi che forniamo ai nostri clienti, non abbiamo accettato questa pressione, anche se dal punto di vista commerciale era alquanto allettante. Tra dicembre e febbraio, la domanda è stata più bassa, come succede da sempre. Questo ha consentito un prezzo stabile, comunque superiore a quello dell'anno precedente, fondamentale per adeguare la redditività all'aumento dei costi di produzione. Da marzo in poi si prevede un aumento dei prezzi, dovuto all'aumento della domanda causato dalla carenza di kiwi in Europa".

Marques prevede una stagione positiva e spera di poter fornire i loro kiwi fino alla fine di giugno. "Le prospettive per questa campagna dei kiwi sono ottimistiche, considerata la crescente domanda al consumo e la carenza sul mercato. Questa scarsità è il risultato di una riduzione della produzione in Europa quest'anno e alla previsione di una nuova diminuzione della produzione nell'emisfero sud. Nel caso della Kiwicoop, finora abbiamo la garanzia che i frutti saranno ben conservati, il che ci consente di essere fiduciosi sulle vendite dei nostri kiwi fino alla fine di giugno, aiutando così i nostri clienti, evitando carenze di approvvigionamento, e allo stesso tempo ottenendo un giusto valore per i nostri kiwi".

Per maggiori informazioni:
Nélio Marques
Kiwicoop
geral@kiwicoop.com
www.kiwicoop.com

Data di pubblicazione: