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Un Consorzio romagnolo si è avvalso della difesa degli avvocati Roveda, Sirotti Gaudenzi e Zoli

La Cassazione dà ancora ragione ai Consorzi agricoli contro l’Inps

Dopo la pronuncia del 23 febbraio 2024 (cfr. Freshplaza del 27/02/2024), la Cassazione civile ha dato una ulteriore "spallata" alla tesi secondo cui i consorzi agricoli costituiti sotto forma di società per azioni dovessero essere equiparati - sotto l'aspetto previdenziale - alle società commerciali.

In questi giorni è stato pubblicato un nuovo provvedimento, con cui la Suprema Corte ha confermato integralmente le tesi degli avvocati Gualtiero Roveda, Andrea Sirotti Gaudenzi e Carlo Zoli, in una vertenza che vedeva un altro consorzio romagnolo opporsi alla interpretazione dell'Inps. La Cassazione, con la nuova ordinanza del 7 marzo, ha confermato che non ci sono dubbi sul fatto che le società per azioni consortili agricole debbano essere equiparate alle cooperative agricole e siano quindi sottoposte allo stesso regime previdenziale.

Gli avvocati Gualtiero Roveda e Andrea Sirotti Gaudenzi

In particolare, la Suprema Corte ha confermato la precedente sentenza emessa dalla Corte d'appello di Bologna, che aveva rilevato come fosse chiara la natura dei consorzi di agricoltori costituiti nella forma di società per azioni di tipo consortile che svolga una attività nell'interesse esclusivo dei soci per la lavorazione e conservazione in comune dei prodotti ortofrutticoli da loro conferiti, senza fini di lucro o speculativi.

Secondo l'ultimo provvedimento della Cassazione, ai fini dell'applicazione dello speciale regime contributivo previsti dagli artt. 1 e 2 della legge n. 240/1984, il dato centrale che deve essere analizzato riguarda la natura cooperativa e mutualistica dell'attività svolta dall'impresa e non anche la "veste sociale" che la caratterizza, considerato che gli scopi di cooperazione tra soci possono essere conseguiti anche attraverso imprese collettive, enti cooperativi di fatto o, anche, attraverso altre forme societarie, "che risultino compatibili in ragione del tipo assunto e della disciplina cui sono assoggettate alla realizzazione di finalità di cooperazione tra soci", come indicato dalla Sezione Lavoro della Cassazione civile.

L'avvocato Gualtiero Roveda sottolinea "soddisfazione per l'ulteriore conferma proveniente dalla Cassazione, che ha ampiamente sconfessato l'inquadramento dell'Inps, che chiedeva ai consorzi di agricoltori di versare i contributi previdenziali previsti per le società commerciali, causando un incremento notevole dell'aliquota contributiva, tale da mettere fuori mercato, se applicate, le aziende agricole consortili. In sintesi, la corretta interpretazione delle norme applicabili ha consentito di superare i dubbi manifestati in passato".

L'avvocato Andrea Sirotti Gaudenzi ha posto l'accento sul fatto che "la decisione della Suprema Corte non possa che chiarire in maniera definitiva una questione, adottando una soluzione in linea con le disposizioni del diritto dell'Unione europea, che predilige una lettura in termini sostanziali delle disposizioni in tema di cooperazione".