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Nella stagione 2023/24

Finora il Marocco ha esportato 45.000 tonnellate di avocado

La campagna dell'avocado marocchino procede un po' più lentamente del previsto, ma è sulla buona strada per raggiungere dei risultati soddisfacenti, e persino battere il record in termini di volumi d’esportazione. A riferirlo è Abdellah Elyamlahi, presidente dell'Associazione marocchina dell'avocado.

"Al 7 gennaio, il Marocco aveva esportato 30.000 tonnellate di avocado per la stagione 2023/24. Abbiamo raggiunto un picco di produzione e domanda durante la seconda settimana di gennaio, e stimiamo che oggi, a due mesi dalla fine della campagna, le esportazioni hanno raggiunto 42.000-45.000 ton, ovvero il 70% dell'obiettivo di 60.000 ton che ci eravamo prefissati. Questo traguardo rappresenterebbe un nuovo record assoluto in termini di volumi d’esportazione, l’affermazione del settore dell'avocado in Marocco e dell’origine marocchina sui mercati. Da qui i nostri sforzi per raggiungerlo in questa stagione", afferma Elyamlahi.

Esportare in questa stagione 60.000 ton di avocado non è un'impresa da poco. Fattori sfavorevoli, sia naturali sia commerciali, si sono susseguiti fin dall'inizio della stagione. Nel mese di ottobre, la tempesta Bernard ha colpito la costa atlantica del Paese ed è stata più violenta a Larache, il cuore della produzione marocchina di avocado. Elyamlahi afferma: "A causa della tempesta, abbiamo perso 6.000 tonnellate di frutta, ma non è tutto", spiega Elyamlahi. "In questa stagione abbiamo avuto anche il problema di calibri inadeguati, dal 12 al 22, che non sono i più richiesti sul mercato. La quantità totale fra gap produttivi e frutti persi durante la tempesta, è piuttosto significativa e ha rallentato la nostra performance nelle esportazioni".

Inoltre, ad ottobre non è stato facile per i coltivatori stabilire un prezzo, quindi la campagna è iniziata in quello che è una modalità ormai classica e che molti addetti ai lavori hanno denunciato: speculazione, raccolti tardivi e un atteggiamento attendista. Elyamlahi commenta: "È successo di nuovo, e la confusione ha contrassegnato l'inizio della stagione. Approfittando della carenza di frutta sul mercato europeo, molti coltivatori hanno richiesto prezzi eccessivi e hanno continuato a chiedere sempre di più, al punto da ritardare le esportazioni, per poi rallentarle. I consumatori non riuscivano più a stare al passo con i prezzi, il che alla fine ha portato a un calo della domanda e dei prezzi a novembre".

Ci sono voluti diversi mesi prima che i prezzi si stabilizzassero. Aggiunge l'esportatore: "La concorrenza è stata dura da novembre a dicembre, quando le origini dell'America Latina, in particolare Cile e Colombia, hanno abbassato i prezzi. Questi si sono ripresi solo a gennaio, quando i volumi cileni si sono esauriti, ed è stato allora che abbiamo potuto raggiungere il picco della domanda europea di avocado marocchini. Attualmente i prezzi sono stabili. Ora siamo in concorrenza con Spagna e Israele sul mercato europeo, ma queste origini non rappresentano un problema, perché i prezzi sono più o meno allo stesso livello. Tuttavia, stiamo riscontrando che la domanda è attualmente inferiore rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione, a causa di un'eccezionale mancanza di interesse per gli avocado da parte dei consumatori finali".

Le principali destinazioni per gli avocado marocchini di questa stagione rimangono, come di consueto, Paesi Bassi e Spagna, seguiti da Germania e Francia. Si tratta di una configurazione del mercato rimasta immutata per anni, secondo Elyamlahi. Né vi è stato alcun cambiamento per quanto riguarda il frutto più popolare per l'esportazione, che rimane la varietà Hass nei calibri da 20 a 22. Sul mercato locale marocchino, i volumi del gap produttivo sono sufficienti a coprire la domanda del mercato.

Alla domanda se prevede eventuali restrizioni sulla produzione di avocado, dato che il Marocco sta attraversando un anno di grave siccità, Elyamlahi non si scompone. "Il governo ha già sospeso i sussidi per gli impianti di irrigazione degli alberi di avocado, tra le altre colture. Ma non credo che le restrizioni andranno oltre questa misura. La siccità sta infatti colpendo duramente il sud del Paese, ma al nord, dove si trova la maggior parte della produzione, abbiamo buone precipitazioni e ingenti riserve idriche sotterranee".

Per maggiori informazioni:
Abdellah Elyamlahi
Moroccan Avocado Association (MAVA)
+212678732391
abdellah.elyamlahi@gmail.com

Data di pubblicazione: