La stagione indiana dell'uva da tavola è piena di sfide, secondo Laxman Savalkar, fondatore e partner dell'azienda di esportazione indiana di prodotti ortofrutticoli Magnus Farm Fresh. "Nel panorama in continua evoluzione del settore dell'export di uva da tavola, quest'anno presenta una serie unica di sfide per i coltivatori e gli esportatori. Dopo la pandemia, il settore ha subito una forte trasformazione, in cui la resilienza è la chiave per la sopravvivenza".
Innanzitutto, il clima ha avuto un impatto sulla coltivazione dell'uva da tavola. Spiega Savalkar: "Le imprevedibili oscillazioni meteo hanno accelerato la preparazione dei vigneti alla raccolta. Tuttavia, le varietà tradizionali, come le Flame e Sharad senza semi, stanno affrontando delle avversità a causa delle ondate di freddo. Le uve da tavola nere senza semi sono soggette a spaccature, mentre le bianche Thompson senza semi, ad alto contenuto zuccherino, subiscono perdite poiché alcuni acini di un grappolo non riescono a superare le sfide meteo".
Oltre all'uva da tavola esportata, sembra difficile eliminare anche l'uva non esportabile, secondo Savalkar. "I nostri volumi sono stabili rispetto alla stagione precedente, per un ritardo nella consegna del materiale. Pertanto, attualmente stiamo confezionando la frutta con circa una settimana di anticipo per la destinazione Europa. L'uva da tavola non esportabile incontra degli ostacoli poiché i mercati locali e dei Paesi vicini la movimentano a rilento. I coltivatori trovano difficile vendere i propri prodotti, amplificando la pressione sul settore".
Naturalmente la situazione nel Mar Rosso ha un forte impatto sulle esportazioni di uva da tavola dall'India, secondo Savalkar. "L’attuale situazione nel Mar Rosso suscita preoccupazione tra gli esportatori e i coltivatori. L’aumento dei costi di trasporto e i tempi di consegna prolungati creano incertezza, lasciando il mercato delle esportazioni con il fiato sospeso sugli arrivi e sulla realizzazione dei prezzi. Nonostante i ritardi, stiamo ancora esportando in Europa, perché è il nostro mercato più importante".
"La crisi nel Mar Rosso influisce anche sulla disponibilità di container vuoti e e sulla puntualità nelle consegne. Gli esportatori sono preoccupati per lo scenario generale, ma siamo fiduciosi in una rapida risoluzione, così da garantire ai coltivatori il miglior compenso possibile. Di fronte a queste sfide, il nostro settore è unito, resiliente e ottimista. Insieme supereremo la tempesta e ne usciremo più forti. Brindiamo a superare gli ostacoli e a promuovere un futuro sostenibile per le esportazioni di uva da tavola indiana".
Nel complesso, la situazione si tradurrà in una carenza di uva da tavola nel corso della stagione. "Nelle prossime settimane ci sarà più volume disponibile per l'esportazione ma, come vediamo, ci sarà una carenza di uva da tavola esportabile nella parte tardiva della stagione. Questa carenza inizierà a partire dall’ultima settimana di marzo", conclude Savalkar.
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Laxman Savalkar
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