"Le tendenze dei mirtilli sono note, ma quest'anno ho dovuto buttare via il mio manuale per il commercio dei mirtilli, con tendenze e statistiche", afferma Tiaan Rossouw, amministratore delegato della Rainbow Superfood, un’azienda d’esportazione di piccoli frutti.
Esattamente un anno fa, Tiaan riferiva che non sapeva come sarebbero riusciti a sopravvivere gli agricoltori.
Inoltre, Tiaan dichiarava che il prezzo probabilmente non sarebbe mai stato inferiore a quello del 2022/23. Quest'anno la significativa riduzione dei mirtilli peruviani (fino al 65%, dicono alcuni) ha rappresentato un’ancora di salvezza per i coltivatori.
"Il Perù produce dieci volte il nostro volume, quindi è una notizia fantastica per noi. Ne avevamo davvero bisogno. Ho simpatia per loro, ma i nostri coltivatori sono scomparsi negli ultimi due anni, oltre al fatto che gli agricoltori sudafricani non ricevono alcun sussidio governativo".
Tiaan continua: "Non possiamo produrre a costi così bassi come in Perù e l’anno scorso molti coltivatori sono arrivati a un punto di rottura. È bello poter garantire agli agricoltori un prezzo che li aiuti a liberarsi dai debiti. Sono stati due anni terribili per i coltivatori di mirtilli".
"Questo anno non avrei potuto immaginarlo nemmeno nei miei sogni più sfrenati"
Il mercato commerciale sostituisce i programmi fissi
Quest'anno si tratta di un mercato commerciale dove solitamente i programmi fissi sono la strada da percorrere per i mirtilli, in Europa e nel Regno Unito. "Vedo che i prezzi si stanno stabilizzando, ma rimangono più alti del 40-70% rispetto allo scorso anno. Quest’anno non avrei potuto prevederlo nemmeno nei miei sogni più sfrenati".
Solitamente i prezzi in Asia sono più alti ma quest'anno, osserva Tiaan, l'Europa ha ripreso il sopravvento. "I prezzi giustificano il trasporto aereo perché il rischio sulla qualità è inferiore e i profitti più rapidi".
"Continuiamo ad aviotrasportare quando avremmo dovuto iniziare a spedire via mare"Gli esportatori e gli importatori sudafricani avrebbero voluto passare al trasporto via mare, ma le spedizioni marittime sono sempre fonte di grande preoccupazione.
Tiaan dice di aver appena saputo che una consegna garantita al destinatario per questi giorni, dovrebbe arrivare fra un mese, a causa dei cambiamenti che le compagnie di navigazione stanno apportando per evitare di fare scalo a Città del Capo, ad esempio deviando la rotta su Mauritius, come ha annunciato di voler fare Maersk.
"Ho dovuto dire al centro di confezionamento di fermare gli imballaggi. Questo è il genere di cose che ti fanno perdere un cliente. Non ho mai spedito così tanti volumi in vita mia. Mi sento come se non fossi più un esportatore, ma un operatore logistico".
I problemi nei porti ora fanno sì che le drupacee e i litchi si contendano lo spazio aereo per il trasporto verso l’Europa.
Il trasporto aereo purtroppo non garantisce contro i reclami
"Il fattore negativo è che le temperature del trasporto aereo delle merci vengono gestite sempre peggio. C'è un picco tra 15 e 22 °C, poi spesso ci sono scali in cui le merci trascorrono fino a 8 ore sull'asfalto e le temperature possono arrivare fino a 40 °C. Non è una cosa nuova, ma mi sembra che ci sia più negligenza da parte delle compagnie di trasporto aereo. Credo che in questo momento stiano approfittando della situazione".
Secondo Tiaan, quattordici giorni su una nave sono più sicuri del trasporto aereo e racconta di aver aviotrasportato mirtilli in Medio Oriente, seguiti da una spedizione via mare, e di aver ricevuto successivamente un reclamo sulla frutta aviotrasportata mentre quella spedita via mare aveva mantenuto condizioni eccellenti.
"Sarebbe bello se le compagnie di navigazione, lavorando insieme, riuscissero a riconquistare un po’ di fiducia. C’è ancora molto da fare. Ho esportato piccoli frutti dalle aziende agricole del KwaZulu-Natal e del nord, e l'80% dei volumi deve ancora arrivare. Imballeremo fino a metà o a fine gennaio".
Tiaan fa notare che anche le esportazioni di mirtilli dal nord sono risultate fortemente in calo perché hanno impiegato molto tempo per colorarsi, ma i frutti che ha ricevuto sono sembrati davvero molto buoni.
"È stata una stagione davvero positiva per i coltivatori del nord, a parte i volumi in calo. Gli acquirenti si aspettano gli arrivi dal Cile, ma i danni causati dalle piogge premature e un raccolto tardivo molto probabilmente consentiranno alla stagione sudafricana di chiudere molto bene".
Per maggiori informazioni:
Tiaan Rossouw
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