Ormai da diversi anni, l'azienda italiana GNA è impegnata nella realizzazione di macchine e sistemi di confezionamento, dedicati alla protezione di prodotti sfusi.
"Ci siamo concentrati sull'utilizzo di un solo materiale, limitando al massimo l'uso di film+vaschetta. Questo processo non è semplice, dal momento che alcuni prodotti sono di difficile gestione. Ci vengono in aiuto in questo le confezionatrici di tipo VFFS verticale come la storica AV650 intermittente e la nuova Robinia a moto continuo, o macchine come la AV550 e la Vaquita", spiega Massimiliano Nucci, responsabile progettazione e ricerca e sviluppo di GNA.
La confezionatrice flow pack AV550 di GNA srl. (Foto: GNA)
La AV550 è una confezionatrice a testa traslante con la bobina del film posta nella parte inferiore della macchina, cosa che consente al prodotto di entrare nel macchinario già appoggiato sulla pellicola. "Tale peculiarità della AV550 permette il confezionamento di ortofrutticoli irregolari come cavoli, broccoli, lattuga iceberg, lattughe a cespo, sedano, finocchio, porro", sottolinea Nucci. "Inoltre, con una fotocellula a fascio di lettura, la macchina riconosce facilmente prodotti a foglia aperta o a casco, come le banane". La AV550 utilizza diversi tipi di materiali per il confezionamento in flow pack e termoretrazione.
Cassa broccoli Zero Residui, confezionati con la AV550 (Foto: Bernardi)
Vaquita è una confezionatrice orizzontale flow pack affidabile e personalizzabile, ideale per prestazioni elevate nel confezionamento di frutti/ortaggi sfusi e di piccoli vassoi. "E' una soluzione specifica per i frutti tondi. E' di grande flessibilità e modulare. Uno dei vantaggi della nostra macchina è che il trasporto del prodotto sull'alimentazione avviene senza attrito ed evita il danneggiamento degli ortofrutticoli. E', inoltre, possibile il confezionamento di un singolo frutto in flow pack", evidenzia Nucci.
L'esperienza del GPFS 2023
Gabriella Bolzoni, export sales di GNA, ha partecipato da visitatrice al Global Produce and Floral Show-GPFS 2023 di Anaheim (cfr. FreshPlaza del 25/10/2023). "Anche in occasione di quest'evento ho riscontrato una grande attenzione al tema degli imballaggi più sostenibili. Le posizioni sono quelle già note a noi europei: da un lato l'industria del packaging, che auspica la continuazione dell’utilizzo di plastiche riciclabili ed è a favore di un allargamento di tecnologie e impianti dedicati al riciclo ottimale della plastica; dall'altro alcuni produttori e consumatori che vorrebbero materiali 'naturali', che possano poi ritornare in natura. Questi però devono essere veramente sostenibili, senza andare a impoverire risorse già duramente messe alla prova da processi/abitudini di depauperazione di vario tipo".
Inoltre, Bolzoni ha registrato in fiera la prevalente presenza di confezioni in busta e termosigillati, confezioni top-close e clamshell, soluzioni richiudibili. "Si riconferma così l'esigenza di ridurre la quantità di materiale da imballaggio presente nelle confezioni".
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