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Risparmi delle famiglie italiane: c'è un cauto ottimismo rispetto all'autunno 2022

Nella 23ma edizione dell'indagine annuale Acri-Ipsos, l'ottimismo non pare mancare, poiché fotografa una situazione migliore rispetto a un anno fa, quando la guerra in Ucraina, i rincari energetici e la spinta inflazionistica avevano generato incertezza, criticità, timori e cambiamenti nelle famiglie italiane, intaccando il valore dei loro risparmi. Anche il comparto ortofrutta ne ha risentito, con un trend negativo ancora marcato rispetto al passato.

Un elemento che spicca nell'analisi è il calo delle famiglie in seria difficoltà economica, che scende al 14% contro il 17% dell'autunno del 2022. Il prudente progresso sulle prospettive economiche è dato da una serie di motivi. Infatti, la ricerca sottolinea che sembra esserci una certa assuefazione/abitudine all'elevato aumento dei prezzi e la speranza di una prossima discesa del carovita, oltre che la percezione di riuscire comunque a fronteggiare un mondo complesso. È in crescita chi vive la capacità di risparmio con meno ansia e senza troppe rinunce, con valori che tornano verso livelli analoghi a quelli della prima metà del 2021.

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Tre italiani su quattro hanno attuato strategie contro il caro prezzi, mettendo in pratica diverse azioni di contenimento nell'ultimo anno: la maggior parte degli intervistati ha cercato sconti e promozioni sui prodotti abituali o ha ridotto il consumo generale, c'è anche chi è andato alla ricerca di formati più convenienti, facendo attenzione agli sprechi. In crescita chi ha preferito acquistare nei discount o ha sostituito il consumo con articoli meno costosi.

In questo anno è aumentata la capacita di risparmio. Nel 2023, il 48% delle famiglie è riuscita a mettere da parte risparmi, rispetto al 43 del 2022. Al momento, buona parte delle famiglie è in grado di far fronte a una spesa imprevista di mille euro. Sale anche il numero, soprattutto nelle nuove generazioni, di chi crede che la situazione economica personale migliorerà, ma rimane al 54% il dato di chi è pessimista circa la situazione economica del Paese.

L'indagine è stata realizzata mediante interviste telefoniche, svoltesi in 15 giorni (dal 22 settembre al 7 ottobre), su un campione di mille persone rappresentative della popolazione italiana adulta, stratificato in base ai seguenti criteri: area geografica e ampiezza del centro, sesso ed età.

Clicca qui per consultare e scaricare l'ultima indagine Acri-Ipsos.