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Convegno del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia

La Sicilia può diventare il primo polo di ricerca per la prevenzione delle fitopatie degli agrumi

Lo scorso 27 ottobre 2023, il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia ha coordinato un convegno di fondamentale importanza a tutela dell'agrumicoltura.

L'HLB comporta, tra l'altro, cascola, colorazione inverdita, frutti piccoli e asimmetrici, aborto dei semi, succo amaro. (Clicca qui vedere l'album fotografico del convegno)

L'evento (clicca qui per vedere l'articolo correlato) tenutosi nei giorni scorsi in Sicilia per definire le "Azioni di sistema per prevenire il Huanglongbing degli agrumi", ha visto un parterre di relatori molto ampio. L'evento ha visto la partecipazione straordinaria di tutte le rappresentanze anche nazionali della filiera, le istituzioni, le imprese e la comunità scientifica.

Federica Argentati

Nell'occasione, il presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, ha svolto un ruolo chiave come coordinatrice delle attività e del partenariato presente al convegno tenutosi presso l'Aula Magna Di3A dell'Università di Catania.

"Un'azione coordinata a livello nazionale ed europeo è essenziale per proteggere le coltivazioni agrumicole e preservare un settore vitale per l'agricoltura e l'economia - ha detto Argentati - Siamo impegnati a lavorare con le istituzioni per mettere in atto queste proposte e garantire la sicurezza delle nostre coltivazioni di agrumi. Ribadiamo la speranza che questa iniziativa, nata sotto il coordinamento del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, possa svolgere un ruolo di catalizzatore tra le diverse realtà agrumicole presenti in Italia e accogliamo con estremo piacere l'impegno preso dal sottosegretario D'Eramo, su nostra richiesta, di lavorare su un tavolo agrumi, che ci darà certamente l'occasione di affrontare anche altre problematiche".

Luigi D'Eramo, Sottosegretario di Stato del Masaf

"Siamo davanti a quella che potrebbe essere una nuova minaccia per l'agrumicoltura siciliana, e non solo, con possibili gravi conseguenze su un settore che caratterizza il territorio e l'identità di questa regione - ha detto il sottosegretario Masaf, Luigi D'Eramo - Iniziative come quella odierna sono importanti per sensibilizzare e far comprendere i rischi del Greening degli agrumi. Perché non si ripeta quanto già accaduto a causa di altri batteri killer, occorre potenziare la prevenzione, sia a livello nazionale che comunitario. Da parte nostra ci sarà massima collaborazione e impegno perché sia messo a punto quanto prima un piano pandemico per sostenere il settore. Inoltre, siamo convinti che occorra puntare sempre di più su innovazione e ricerca, fondamentali per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici".

Luca Sammartino, assessore regionale all'Agricoltura

L'Assessorato regionale all'Agricoltura ha raccolto l'invito delle associazioni di categoria (clicca qui per leggere le proposte all'interno dell'articolo correlato) e si impegna a mettere in campo tutte le misure necessarie per prevenire il Greening degli agrumi, che ha già causato gravi danni nei Paesi extra europei, avviando contestualmente azioni di sensibilizzazione dei produttori siciliani sui rischi dell'emergenza fitosanitaria. "La difesa del reparto agrumicolo richiede grande impegno e gioco di squadra: noi faremo la nostra parte", ha affermato l'assessore Luca Sammartino.

"La Sicilia può diventare il primo polo di ricerca per la prevenzione delle fitopatie - ha detto Giuseppe Castiglione, componente della commissione Agricoltura della Camera - vista l'esperienza maturata dai diversi istituti regionali, soprattutto se riusciremo a continuare questo percorso iniziato dal Distretto Agrumi di Sicilia, che ha visto oggi presenti tutte le componenti determinanti per il raggiungimento dell'obiettivo".

Giuseppe Castiglione, componente Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati

Alessandra Gentile, docente di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree presso l'Università degli Studi di Catania, ha sottolineato "l'importanza di coinvolgere sin da subito tutti gli stakeholder in un'azione coordinata. Ha enfatizzato la necessità di formare una squadra compatta in cui ciascun attore svolga un ruolo determinante". Gentile ha inoltre dichiarato: "Il mondo della ricerca italiana è stato completamente coinvolto in questo lavoro, mettendo a disposizione le competenze necessarie per affrontare la sfida dell'Huanglongbing (HLB). Le azioni che dobbiamo attuare devono coprire un arco temporale che va dal breve al lungo termine". Ha proseguito: "Finora, abbiamo iniziato con la sensibilizzazione e l'informazione dei produttori tramite poster e incontri come quello di oggi, coordinato dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia. Nella fase successiva, prevediamo di organizzare corsi di formazione per affrontare il problema in modo più approfondito. Inoltre, stiamo sviluppando un'applicazione dedicata che sarà presto resa disponibile".

Alessandra Gentile, docente di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree presso l'Università degli Studi di Catania, ha relazionato su "HLB, il ruolo della ricerca europea nella prevenzione della diffusione della malattia

Riguardo alle azioni a lungo termine, Gentile ha fornito dettagli: "Le azioni a lungo termine sono fondamentali e dovrebbero generare risultati duraturi. Queste comprendono l'importanza di proseguire le attività di ricerca, lo sviluppo di approcci biotecnologici, tra cui lo studio e l'utilizzo di resistenze ai batteri associati all'HLB o agli insetti vettori. Inoltre, stiamo lavorando sulla creazione di resistenze genetiche contro gli organismi associati all'HLB e sullo sviluppo di nuovi agenti per il biocontrollo della malattia. Queste iniziative richiedono tempo e impegno, ma sono fondamentali per garantire la sostenibilità a lungo termine dell'agrumicoltura".

Relatori
I relatori del convegno includevano Mario D'Amico, direttore del Dipartimento Di3A dell'Università degli Studi di Catania; Giuseppe Gelsomino, assessore alle Attività produttive del Comune di Catania; Aurora Ursino, presidente ODAF Catania e delegata Federazione Ordini Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Sicilia; Alessandra Gentile, Professore Ordinario di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree Di3A dell'Università degli Studi di Catania; Silvia Di Silvestro, Ricercatore CREA e Responsabile sede CREA-OFA di Acireale; Alessandro Scuderi, Professore Associato di Economia Agroalimentare Di3A dell'Università degli Studi di Catania; Vittoria Catara, Professore Associato di Patologia Vegetale Di3A dell'Università degli Studi di Catania; Grazia Licciardello, Ricercatore del CREA-OFA di Acireale; Antonio Vicent, Instituto Valenciano de Investigaciones Agrarias (IVIA), Spain; Domenico Carta Cerrella, Dirigente Servizio Fitosanitario Regionale e Lotta all'Agropirateria- Regione Siciliana; Angelo Amato, Imprenditore agrumicolo campano; Salvatore Walter Davino, Professore Ordinario di Patologia Vegetale SAAF dell'Università degli Studi di Palermo; Giuseppe Massimino Cocuzza, Ricercatore Sezione Entomologia Di3A dell'Università degli Studi di Catania; Nicola Cilento, Componente della Giunta Esecutiva di Confagricoltura; Francesco Ferreri, Componente della Giunta Esecutiva Confederale di Coldiretti; Gennaro Velardo, Presidente Italia Ortofrutta; il Presidente CIA Sicilia, Graziano Scardino; il Presidente Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona, oltre agli interventi politici del Sottosegretario D'Eramo, dell'Assessore Sammartino e dell'On. Castiglione.