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Martin Pinzger, direttore generale di VIP:

"Come ogni impresa, dobbiamo produrre ciò che il mercato chiede"

"Siamo una realtà che ha continuato a crescere in maniera costante negli ultimi 10 anni. Ad oggi annoveriamo circa 5.300 ettari destinati a mele, con un lieve aumento degli areali in alta valle", spiega Martin Pinzger, direttore generale di VIP-Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta. "E' diminuito però il numero di melicoltori soci: da 1.637 del 2013 (1.498 in lotta integrata, 139 bio) siamo passati a 1.465 del 2023 (1.175 in lotta integrata, 290 bio), con una media di poco più di 3 ettari per produttore".

Oltre alle mele, su circa 200 ettari VIP coltiva in media 3.000 tonnellate di verdure, 300-500 ton di albicocche, 500 ton di ciliegie, 400 ton di fragole della Val di Martello, e una piccola nicchia di ribes, lamponi e mirtilli.


Martin Pinzger, direttore generale di VIP

La raccolta 2023 delle mele è ormai quasi conclusa
"Manca ancora envy, la nostra ultima varietà per la quale la raccolta è appena iniziata e che terminerà entro metà novembre. In termini di produzione, negli ultimi anni abbiamo assistito a un'altalena dei volumi complessivi: 347.412 tonnellate nel 2021, 297.276 ton nel 2022, e per il 2023 la stima è di 345.032 tonnellate. Di quest'ultimo valore, 48.103 tonnellate rappresentano la produzione biologica, nella quale siamo leader a livello europeo. Sul mercato italiano vendiamo il 60% delle mele convenzionali e il 20% di quelle biologiche", dichiara Pinzger.

A livello varietale, la Golden Delicious rimane la più importante con una stima di 173.201 tonnellate per l'attuale campagna, dopo il minimo storico raggiunto nella passata stagione. Seguono Red Delicious e Gala, rispettivamente con un volume stimato di 27.179 e 18.740 tonnellate. Per quanto concerne il bio, a primeggiare è la Gala con una stima 2023 di 15.080 tonnellate; seguono Golden Delicious (10.745 ton stimate) e Pinova (7.112 ton stimate).

Piano strategico varietale 2020-2030
"Come ogni impresa, dobbiamo produrre ciò che il mercato chiede. Ma nel nostro caso non è facile, perché il melo impiega parecchi anni per entrare a regime produttivo. D'altro canto, il consumatore non cambia scelte d'acquisto dall'oggi al domani in ambito mele, e quindi riusciamo a pianificare e a portare avanti nuovi progetti", sottolinea Pinzger. "Perciò la nostra strategia varietale è decennale".

Nel 2013 lo sviluppo di mele club in Val Venosta era rappresentato dallo 0,3% della varietà Kanzi. Man mano si sono aggiunti i progetti varietali di Ambrosia, envy, Kissabel, Yello, Cosmic Crisp e SweeTango e per il 2025 si prospetta l'84,3% di mele tradizionali e il 16% di mele club. "Non abbiamo intenzione di sviluppare ulteriori progetti varietali, ma ci focalizzeremo su quelli esistenti e che funzionano".

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"In lotta integrata, attualmente dedichiamo il 55% alla Golden Delicious, varietà nella quale siamo specializzati; nel 2030 la quota calerà al 48-49% circa - evidenzia Pinzger - Con la Red Delicious siamo leader in Italia ed esportiamo in Scandinavia, India e, in maniera più limitata, in Brasile e Centro-America. La Gala è la principale mela consumata a livello mondiale, al di fuori della Cina. Anche Fuji resta nell'assortimento di base e la Pinova rimane una specialità per la seconda parte della stagione. Le varietà club si svilupperanno maggiormente nei prossimi anni, in particolare Cosmic Crisp, Ambrosia, envy e Kanzi".

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Sul biologico è tutto diverso. "A governare è la Gala. Storicamente era una mela estiva, che 20-25 anni fa terminava la sua commercializzazione a gennaio. Oggi riusciamo a fornire un frutto bio per 12 mesi l'anno e la Svizzera rappresenta un buon mercato. Nel 2030 è previsto un ampliamento della quota - continua Pinzger - Tra le varietà resistenti, molto attraenti per i produttori, troviamo Bonita, Topaz e Natyra, che troveranno sempre più spazio in futuro. Per la Golden Delicious è previsto un ridimensionamento più marcato in bio, in quanto sono pochi i mercati che consumano tale varietà, tra cui Italia e Spagna".

Il direttore generale, infine, pone l'attenzione sul fatto che nei prossimi anni VIP continuerà a concentrarsi sulla linea di mele coltivate senza diserbanti. "Tale progetto è iniziato nel 2019 e impiega 150 soci".

Situazione commerciale diversa dall'anno scorso
"Siamo partiti bene con le vendite. La situazione è completamente diversa dall'anno scorso - commenta Kurt Ratschiller, direttore commerciale di VIP - Data la minore presenza di frutta estiva, le temperature elevate hanno consentito comunque un buon consumo di mele e, a differenza dello scorso anno, si è registrata una presenza inferiore di mele d'oltremare e scorte terminate in Europa. Inoltre, il quadro economico è leggermente migliore rispetto all'autunno 2022 e la qualità delle mele in Europa è generalmente più buona. Quindi si registra meno pressione nel vendere subito e a sottocosto. I prezzi di partenza risultano perciò più interessanti rispetto all'anno scorso".


Mele envy in un campo di un produttore della VIP

"Grandissime criticità sui nostri mercati principali finora non ce ne sono state - prosegue Ratschiller - Lo avevamo notato già in occasione della fiera di Madrid dove, a differenza dall’anno scorso, si era palpata un'aria ottimistica, sia sul lato buyer sia su quello dell'offerta. Ci preoccupa però comunque la situazione in Israele e in Egitto: due mercati dove quest’anno non avremo sicuramente le possibilità che abbiamo avuto in passato. La situazione economica in Egitto non è completamente nuova, ma comunque sempre ancora non risolta. Inoltre, sul mercato indiano notiamo che gli Stati Uniti quest’anno sono più forti e sicuramente rappresenteranno un concorrente più presente. D'altro canto, dobbiamo dire che quest’anno manca circa il 10% in meno di Red Delicious rispetto all'anno scorso, quindi avremo meno pressione".

Kurt Ratschiller, direttore commerciale di VIP

Le ultime stime WAPA riportano volumi in calo per le mele (cfr. FreshPlaza del 19/10/2023). "Abbiamo una situazione un po' eterogenea: raggiungeremo le stime per le varietà rosse e bicolori, ma avremo leggermente più Golden Delicious di quello che abbiamo stimato - conclude Ratschiller - In totale parliamo di una raccolta di quasi 340mila tonnellate di cui circa il 50% è rappresentato da Golden Delicious. Siamo generalmente abbastanza soddisfatti della qualità del nostro prodotto: non sarà di certo un anno di mele grosse e, in tutta Europa, vediamo che la Golden Delicious è più verdina dell'anno scorso".